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La giornata sui mercati

Le Borse aprono in rosso dopo la stretta Fed

Avvio sotto la parità per i listini del Vecchio Continente, dopo che la banca centrale Usa ha deciso di aumentare i tassi di 75 punti base. In calo il prezzo del gas, poco mosso il petrolio

di Fabrizio Arnhold 22 Settembre 2022 09:16
financialounge -  borse FED inflazione mercati Putin Russia

Le Borse europee iniziano in rosso dopo che le decisioni della Fed che ha alzato i tassi di altri 75 punti base. A Milano il Ftse Mib apre a -1,37%, il Dax di Francoforte a -1,72%, l’Ibex 35 di Madrid a -1,21%, il Cac 40 di Parigi a -1,65% e il Ftse 100 di Londra a -0,94%. La Borsa di Tokyo chiude in negativo, con l’indice Nikkei a -0,6%, dopo che la Bank of Japan ha deciso di mantenere la sua politica monetaria ultra accomodante. Ieri Wall Street ha chiuso in deciso calo.

MAXI RIALZO DELLA FED


Tutto come previsto. La Federal Reserve alza i tassi di interesse di 75 punti base, si tratta del quinto aumento consecutivo e al massimo dal 2008. Evitata la maxi-stretta dell’1% ma la banca centrale Usa ha confermato l’intenzione di proseguire con questa politica aggressiva per contrastare l'inflazione e con i tassi che raggiungeranno il 4,4% a fine 2022, mentre era previsto un rialzo al 3,4%.

TENSIONE IN UCRAINA


Resta alta la tensione per il rischio escalation in Ucraina, dopo le minacce di Vladimir Putin, condannate dall’Unione europea e dalla comunità internazionale. In Russia, intanto, dopo l’annuncio della “mobilitazione parziale”, sono esauriti i biglietti aerei per lasciare il Paese.

PETROLIO POCO MOSSO, SI INDEBOLISCE L’EURO


Sul fronte valutario, l’euro si indebolisce a 0,9818 dollari, toccando nuovi minimi da 20 anni. In discesa del 4,62% il prezzo del gas naturale ad Amsterdam, a 181,005 euro al megawattora. Poco mossa la quotazione del petrolio, con il Wti novembre che tratta a 83,43 dollari (+0,59%) e il Brent di pari scadenza a 90,47 dollari (+0,71%). Lo spread sale a 225 punti base, il rendimento del prodotto del Tesoro è al 4,15%, dopo che martedì ha toccato quota 4,2%, i massimi dal 2013.
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