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J.P. Morgan AM: l'euro ha spazio di recupero, ma a breve resta un investimento poco appetibile

J.P. Morgan Asset Management vede un euro conveniente dopo il forte calo su dollaro ma il caro energia frena il possibile recupero

di Virgilio Chelli 22 Settembre 2022 14:48
financialounge -  Bond Bulletin investimenti JP Morgan Asset Management

Ci sono numerosi fattori a sostegno di un possibile apprezzamento dell’euro sono numerosi. L’Eurozona non applica più tassi di riferimento negativi e questo potrebbe incentivare un ritorno degli investitori ai mercati del debito. Il posizionamento al ribasso degli investitori nella moneta unica è verosimilmente eccessivo e le valutazioni sono estremamente basse. Tuttavia, con l’approssimarsi della stagione invernale, i prezzi dell’energia resteranno il fattore determinante per l’euro nel breve termine. Per consentire alla moneta unica di apprezzarsi, sarà prima necessario che i prezzi energetici calino e si mantengano al di sotto dei livelli visti durante il 2022.

SITUAZIONE DIFFICILE NELL’EUROZONA


Sono le indicazioni per gli investitori obbligazionari del Bond Bulletin settimanale a cura dal team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management, che sottolinea come, dopo essersi fortemente deprezzato nei confronti del dollaro per tutto il 2022, l’euro si presenti ora conveniente nei confronti del biglietto verde, ma davanti al rincaro dei prezzi energetici risulta poco appetibile in ottica di investimento. L’Eurozona sta affrontando una situazione economica difficile, con la Bce obbligata a una politica monetaria aggressiva per frenare l’inflazione, mentre i consumatori sono messi alle strette dai rincari dei beni di prima necessità, come alimentari, affitti e riscaldamento.

SERVE TEMPO PER SOSTITUIRE IL GAS RUSSO


Il team di J. P. Morgan AM si attende che a breve termine la crescita dell’Eurozona si troverà ad arrancare. Negli ultimi anni il motore della crescita sono state le esportazioni, ma ora l’aumento delle importazioni dovuto in particolare al rincaro dei prezzi energetici, sta determinando un peggioramento delle partite correnti. Lo stop del gas dalla Russia costringe alla ricerca di nuove fonti, ma in base alle analisi di J. P. Morgan AM e alla luce dei progetti infrastrutturali in programma, difficilmente le importazioni di gas russo potranno essere rimpiazzate prima del 2024.

FATTORI A FAVORE DELL’EURO


Secondo il Bond Bulletin, la discesa dell’euro sotto la parità sul dollaro verrà ricordata come uno degli eventi caratterizzanti del 2022, dopo un calo del 12%, che ora rende la moneta unica particolarmente conveniente sulla base della parità del potere di acquisto. Inoltre, la stretta monetaria della Bce potrebbe determinare un avvicinamento fra i tassi di Europa e Stati Uniti, dove la Fed dispone di margini per ridurli se l’economia dovesse rallentare, con uno sviluppo che favorirebbe un apprezzamento della moneta unica.

APPREZZAMENTO SOLO A MEDIO TERMINE


Le indagini proprietarie di J.P. Morgan Asset Management sul posizionamento evidenziano la presenza del più consistente posizionamento al ribasso sull’euro dai tempi della crisi dell’Eurozona, indicando un notevole consenso tra gli operatori e consigliando prudenza nell’aprire nuove posizioni corte sulla moneta unica. Dopo l’introduzione di tassi di interesse negativi nell’Eurozona, i mercati del debito sono stati interessati da deflussi totali per 3.200 miliardi di euro e il ritorno dei tassi in territorio positivo crea, secondo il Bond Bulletin, i presupposti per un rimpatrio degli afflussi e, di conseguenza, un apprezzamento dell’euro a medio termine.
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