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Gestione del portafoglio

Mercati sempre più complessi: ecco le strategie di PGIM

Per il secondo semestre 2022 gli asset manager di PGIM suggeriscono selezione nel credito, diversificazione azionaria per settori e stili, e l’inclusione in portafoglio di investimenti alternativi e dei fattori ESG

di Leo Campagna 13 Settembre 2022 08:00
financialounge -  asset allocation Jennison Asscoiates PGIM Fixed Income

Nel primo semestre del 2022 eventi straordinari – prezzi al consumo in persistente rialzo, politiche monetarie sempre più restrittive, nuovi lockdown associati al COVID-19 in Cina , guerra in Ucraina – hanno comportano problematiche significative e una elevata volatilità sui mercati finanziari. In questo quadro confuso, gli asset manager di PGIM hanno approfondito le diverse situazioni e delineato gli aspetti prioritari per le strategie di investimento per il secondo semestre 2022.

RICERCA SELETTIVA NEL CREDITO


Dopo un prolungato periodo di allentamento monetario le banche centrali globali stanno inasprendo le proprie politiche per combattere l’inflazione ostinatamente elevata. Negli Stati Uniti, è probabile che la Federal Reserve propenda per rialzi dei tassi più aggressivi. “Alla luce dell’intensificazione dei rischi di recessione, un assetto equilibrato tra strumenti a duration più breve per gli aumenti dei tassi a breve termine e asset di alta qualità a duration più lunga può contribuire a bilanciare i portafogli per il futuro” riferiscono gli esperti di PGIM Fixed Income.



AZIONARIO, L’IMPORTANZA DELLA DIVERSIFICAZIONE DI SETTORI E STILI


È probabile che nel secondo semestre la crescita dei profitti possa rallentare, restando tuttavia abbastanza forte da sostenere i mercati azionari anche in caso di aumento dei tassi d’interesse. Mentre l’economia in generale dovrebbe decelerare, è possibile che i profitti dei titoli growth superino quelli dei titoli value . “Considerando che l’inflazione più elevata è destinata a esercitare impatti differenti sulle asset class, assume un’importanza fondamentale la diversificazione a livello di settori e stili” fanno sapere i professionisti di Jennison Asscoiates, la società di PGIM specializzata in growth equity.

COPERTURA DEI RISCHI DI INFLAZIONE


L’inflazione rimane attestata sui massimi da quarant’anni, con pressioni diffuse sui prezzi al consumo in generale. “Anche in caso di calo rispetto al livello attuale, il carovita è destinato a proseguire su livelli più elevati rispetto a quelli osservati nell’ultimo decennio” tengono a precisare i manager di PGIM.



DIVERSIFICAZIONE CON INVESTIMENTI ALTERNATIVI


Come sperimentato soprattutto nella prima parte di quest’anno, la correlazione tra azioni e obbligazioni è aumentata in modo significativo. In questo contesto di volatilità risultano più interessanti le strategie alternative con minori correlazioni con le asset class tradizionali. In quest’ottica, per acquisire agilità e un ampio universo d’investimento, può essere interessante implementare in portafoglio un approccio global macro. La dinamica di generare solidi rendimenti assoluti e relativi rispetto ad azioni, obbligazioni e settore immobiliare evidenziata quest’anno conferma la principale attitudine delle strategie global macro in questa delicata fase: costituire un valido elemento di diversificazione del portafoglio e fonte di rendimenti alternativi in uno scenario di aumento dell’inflazione e dei tassi.



LE IMPLICAZIONI PER GLI INVESTIMENTI A LUNGO TERMINE


Gli esperti di PGIM concludono la loro analisi ricordando quanto restino importanti le grandi tematiche strutturali, come il cambiamento climatico e la diversità. “Si tratta di dinamiche che continuano a plasmare il futuro ed è pertanto importante che si valutino le implicazioni per gli investimenti a lungo termine che i fattori ESG possono comportare nelle allocazioni nei portafogli”.

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