Contatti

La view

Ecco perché Credit Suisse preferisce ancora i titoli difensivi rispetto ai ciclici

A spingere per questa decisione la probabile recessione negli Stati Uniti e in Europa. Credit Suisse opta per un forte sovrappeso sulle apparecchiature sanitarie, un lieve incremento nel mining e in selezionati titoli del software

di Leo Campagna 12 Agosto 2022 07:55
financialounge -  Credit Suisse mercati Morning News
financialounge -  Credit Suisse mercati Morning News

Nell’ambito della strategia azionaria globale una delle questioni aperte è la sfida tra titoli ciclici e titoli difensivi. In un report del 10 agosto, gli esperti dell’Equity Research Global | Europe di Credit Suisse rivelano di mantenere un sovrappeso sui difensivi.

DUE PRINCIPALI SUPPORTI PER I TITOLI CICLICI


Esistono due principali supporti per i titoli ciclici. In primis le valutazioni dei titoli e dei settori difensivi basate sul rapporto prezzo / utili (p/e) segnala che si collocano su livelli critici. Il p/e attuale delle aziende telecomunicazioni e dei produttori alimentari è quello in cui storicamente hanno sottoperformato due terzi delle volte nei successivi sei mesi e, addirittura, il 100% delle volte nel caso dei servizi pubblici regolati (utility). In secondo luogo, i titoli ciclici hanno sottoperformato quelli difensivi del 23% da giugno.

PERCHE’ CREDIT SUISSE RESTA SOTTOPONDERATA SUI CICLICI


Ma allora perché gli analisti di Credit Suisse restano ancora sottoponderati in generale sui ciclici? “Una recessione negli Stati Uniti e in Europa sembra inevitabile. Le ultime otto volte in cui negli Stati Uniti la curva dei rendimenti 3 mesi / 10 anni si è invertita, abbiamo avuto una recessione (in media 10 mesi dopo). Ogni volta le materie prime sono arrivate al livello che abbiamo visto nel secondo trimestre, abbiamo avuto una recessione:  il nostro US lead indicator rivela che il PIL USA è orientato verso il -1,5%” fanno sapere gli esperti di Credit Suisse..

NUOVI ORDINI PMI MANIFATTURIERO


D’altra parte, secondo loro, la risposta politica a qualsiasi rallentamento risulterà in ritardo, anche perché la crescita salariale è piuttosto ostinata. “Prevediamo una crescita del PIL nominale di circa il 9% negli Stati Uniti (un massimo da 40 anni) e in Europa nel secondo trimestre per poi rallentare al massimo a circa il 3%. I titoli ciclici normalmente soffrono quando i nuovi ordini PMI sono su livelli bassi e, attualmente sono a 50 in Europa. Riteniamo che l’indice dei nuovi ordini PMI manifatturiero possa scendere a 40 in Europa” riferiscono i manager di Credit Suisse.

INCREMENTO DELL’ESPOSIZIONE NEL SETTORE MINING


Gli analisti di Credit Suisse hanno indicato le variazioni apportate a livello settoriale. Per esempio hanno incrementato leggermente le risorse di base tramite i titoli del settore mining (industria estrattiva): un’operazione di portafoglio finanziata riducendo le ponderazioni in altre aree cicliche. Stanno inoltre puntando sulla crescita non ciclica tramite un forte sovrappeso nelle attrezzature sanitarie.

FOCUS SULLE APPARECCHIATURE SANITARIE


“Il rapporto p/e relativo al settore pharma e quello dei peer statunitensi è a livelli in cui le apparecchiature sanitarie tendono a sovraperformare. Al contrario, tende a sottoperformare quando il rendimento del TIPS (titoli del Tesoro USA collegati all’inflazione) aumenta: pertanto, il loro recente calo fa da supporto al segmento delle attrezzature sanitarie” specificano gli esperti di Credit Suisse che seguono ad esempio Sonova (specializzata nella cura dell'udito), Straumann (biomateriali, protesi) e Coloplast (dispositivi medici).

LE ECCEZIONI MICROSOFT E AUTODESK NEL SOFTWARE


Ridotta, invece, l’esposizione ai beni di prima necessità (produttori alimentari e prodotti di bellezza) alla luce del fatto che Credit Suisse ha notato che in genere tendono a sottoperformare a questi livelli di valutazione relativi. Infine il software. “Le considerazioni macro indicano una potenziale sovraperformance, ma le valutazioni restano molto tirate. Il settore del software è normalmente difensivo (beta di 0,5x rispetto al PIL in una recessione), vanta liquidità netta, facilita la riduzione dei costi aziendali e copre l'inflazione (tramite contratti di servizio). Il problema sono le valutazione (tenendo conto sia del p/e che dei flussi di cassa), con alcune eccezioni come Microsoft e Autodesk” concludono gli analisti di Credit Suisse.
Trending