Contatti

L'analisi

Robeco: riusciranno le banche centrali ad allontanare lo spauracchio dell’inflazione?

Martin Van Vliet, Strategist Global Macro Team di Robeco analizza come le banche centrali stanno affrontando l’inflazione

di Anna Patti 7 Luglio 2022 18:00
financialounge -  inflazione Martin Van Vliet Robeco

I mercati obbligazionari hanno prezzato un significativo inasprimento dei tassi d’interesse da parte delle banche centrali. L’ipotesi sostenuta da Martin Van Vliet, Global Macro Strategist di Robeco, è che: “un rallentamento dell’economia aiuterà le banche centrali a tenere un po' lontano lo spauracchio dell’inflazione”.

LA LOTTA ALL’INFLAZIONE


L’inflazione non sembra volersi arrestare, proprio per questo motivo persistono i timori sul fatto che le aspettative inflazionistiche nel medio- lungo periodo possano essere sganciate dagli obiettivi di inflazione delle banche centrali. Questo potrebbe essere un ostacolo notevole per la politica delle banche centrali qualora dovesse verificarsi una recessione.

LE MOSSE DELLA FED


La banca centrale cinese è l’unica ancora orientata all’allentamento. In Cina le pressioni e le aspettative di inflazione rimangono contenute. Negli Stati Uniti invece continua la politica aggressiva della FED che procederà con il rialzo dei tassi a luglio e settembre per riportare il tasso sui fed funds a un livello ritenuto neutrale. Bisognerà aspettare per sapere se la FED riuscirà a portare i tassi molto oltre il 3%.

LE SCELTE DELLA BANCA CENTRALE IN EUROPA


Intanto in Europa la BCE sta per effettuare il primo rialzo dei tassi in 11 anni. L’attenzione è adesso focalizzata su un nuovo strumento anti-frammentazione che dovrebbe consentire alla banca centrale di procedere con i rialzi dei tassi. Martin Van Vliet, Global Macro Strategist di Robeco, continua da avere dubbi su “quanto scontato dal mercato, secondo il quale la BCE aumenterà in modo sostenibile il tasso di depo da -0,5% a oltre l’1,75% nei prossimi anni”.

LA POLITICA DELLA BANCA CENTRALE GIAPPONESE


Al momento la Boj è considerata, dice lo strategist di Robeco, il principale fattore di disturbo del mercato monetario perché continua a difendere il controllo della curva dei rendimenti attraverso acquisti obbligazionari. Questo non è privo di rischi, visto il forte deprezzamento dello yen e l’aumento dei rischi di illiquidità del mercato dei titoli di Stato giapponesi. Tali rischi evidenziano, sottolinea Van Vliet, “che la Boj non può mantenere il controllo della curva dei rendimenti all’infinto, e pertanto, ci aspettiamo dei cambiamenti nei mesi a venire”.
Share:
Trending