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Forum annuale Bce

Lagarde rassicura su scudo anti-spread e inflazione

La presidente della Bce, Christine Lagarde, intervenendo al Forum annuale ha spiegato che il processo di normalizzazione della politica monetaria dovrà essere graduale ma proseguirà “in modo determinato e sostenuto”

di Fabrizio Arnhold 28 Giugno 2022 12:18
financialounge -  BCE Christine Lagarde inflazione scudo anti-spread

L’inflazione nell’Eurozona è più alta del previsto e resterà tale per un certo periodo, “determinata da una serie di fattori che riflettono, in parte, la struttura delle nostre economie e le dipendenze strategiche”, ha commentato la presidente della Bce, Christine Lagarde, intervenendo al Forum annuale organizzato dall’istituto centrale e in corso a Sintra, in Portogallo.

INCERTEZZA SUL FUTURO


“Questo crea incertezza su quanto velocemente tornerà a livelli in linea con i nostri target di medio termine”, ha proseguito la Lagarde, spiegando che “in questo contesto la Bce deve agire in modo determinato e sostenuto, incorporando principi di gradualismo e opzionalità. Questo significa muoversi gradualmente se si manifesteranno incertezze sull’outlook, ma con l’opzione di agire in modo decisivo se ci fosse un deterioramento e un disancoramento delle aspettative sull’inflazione”. In questo contesto, bisogna aumentare la flessibilità nel processo di normalizzazione della politica monetaria.

AVANTI CON LA NORMALIZZAZIONE


Si procede nella stretta monetaria ma a ritmo ancora da definire. “Il processo di normalizzazione della politica monetaria della Bce proseguirà in modo determinato e sostenuto. Tuttavia, data l’incertezza che ancora ci circonda, il ritmo della normalizzazione dei tassi di interesse non può essere definito ex ante”, a priori, ha spiegato la presidente della Bce. Questo significa adattare la politica monetaria e le decisioni sulla base dei dati e delle possibili variazioni dell’outlook.

SCUDO ANTI-SPREAD EFFICACE


La Banca centrale europea ha deciso di accelerare sulla definizione del nuovo scudo anti-spread. L’intento è quello di “preservare una ordinata trasmissione della politica monetaria nei Paesi dell’Eurozona”, e per per evitare una “frammentazione indesiderata”, determinata dal fatto che “gli spread di alcuni Paesi rispondono in modo rapido e disordinato” ai cambiamenti della strategia monetaria. Il nuovo strumento dovrà essere efficace e al contempo proporzionato.
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