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L'analisi

AllianzGI: sentiment dei mercati depresso, ma possibile inversione su segnali incoraggianti

Il weekly outlook di Allianz GI, di Hans-Jörg Naumer, Director Global Capital Markets & Thematic Research, prevede che a fronte di segnali incoraggianti si potrebbe assistere a una repentina inversione positiva

di Virgilio Chelli 28 Maggio 2022 07:55
financialounge -  AllianzGI Hans-Jörg Naumer investimenti mercati Morning News

I mercati risentono dell'incertezza alimentata dai timori su crescita, inflazione, geopolitica e politiche monetarie. Il sentiment è decisamente peggiorato. I rischi di un rallentamento e ulteriore rialzo dell’inflazione sono aumentati, un trend che dovrebbe trasparire anche dai dati attesi la prossima settimana. L’economia è al 50% psicologia, e quella che emerge dal posizionamento dei gestori, dalla percentuale elevata di “orsi” tra gli investitori privati e dal peggioramento degli indicatori è così deteriorata che potrebbe essere considerata quasi un contro-indicatore. In ottica tattica è ancora consigliabile un approccio prudente, ma in caso di segnali incoraggianti potremmo assistere a una repentina inversione positiva del sentiment.

I MERCATI SEMBRANO TORNATI SU SOLIDE BASI


Sono le indicazioni del weekly outlook di Allianz Global Investors a cura di Hans-Jörg Naumer, Director Global Capital Markets & Thematic Research. In base al “complacency indicator” di AllianzGI, che rapporta le valutazioni basate sui multipli di utile espressi dai prezzi dello S&P 500, al rischio misurato dall’indice VIX della volatilità, i mercati sembrano tornati su solide basi. Ma, sottolinea Naumer, i driver dell’inflazione danno prova di grande persistenza, in USA il mercato del lavoro si conferma molto solido, e in futuro potrebbe innescare una spirale salari-prezzi, mentre lungo le filiere si registrano ben pochi segnali di distensione, con ripercussioni su prezzi e crescita.

MA IL CONTESTO GLOBALE È POCO INCORAGGIANTE


Nel complesso, il contesto economico globale appare poco incoraggiante. Ma l’esperto di AllianzGI segnala comunque alcuni sviluppi positivi, come l’indice tedesco Ifo della fiducia delle imprese migliorato. Ma sulle stime degli utili aziendali il sentiment è nettamente peggiorato. La Global Fund Manager Survey di BofA segnala che le attese di utili hanno toccato il nuovo minimo dalla crisi finanziaria e che i gestori detengono ingente liquidità. Anche dal sondaggio della American Association of Individual lnvestors emerge che la quota di “orsi” i ha toccato un nuovo picco, superiore persino a quello del 2008.

ANCHE LE BANCHE CENTRALI PESANO SUL SENTIMENT


Neanche la politica delle banche centrali sta migliorando il sentiment. Con l’eccezione degna di nota della Cina, hanno tutte optato per l’inasprimento, segnalando che credono ancora nell’espansione e intendono contrastare l’inflazione. Ma, osserva l’esperto di AllianzGI, la progressiva diminuzione della liquidità e l’aumento dei tassi alimentano nervosismo non solo sulle borse, ma anche sui mercati obbligazionari. A ciascuna delle prossime tre riunioni del FOMC è atteso un rialzo di mezzo punto e sono già state annunciate la conclusione degli acquisti e la riduzione del bilancio della Fed a partire dal secondo semestre.

IN EUROZONA TENSIONE SUGLI SPREAD


Anche la Bce è impegnata nel progressivo ridimensionamento degli acquisti e non esclude un rialzo dei tassi. Si è ampliato il differenziale di rendimento tra le obbligazioni governative dell’Eurozona e i Bund tedeschi. Lo spread dei titoli di Stato italiani ha superato i 200 punti base, con un’evoluzione che complicala riduzione del debito pubblico.

SPERANZE DI SEGNI DI MITIGAZIONE DELL’INFLAZIONE


Ora mercati e investitori sono in attesa di indicazioni dai dati, che la settimana prossima riguardano il clima economico dell’Eurozona gli indici manifatturiero e dei servizi in Cina, produzione industriale e fiducia dei consumatori in USA Giappone. Molto rilevanti saranno i dati sull’inflazione. Nelle principali aree si registrano segnali d’allarme, e anche minimi segnali di mitigazione sarebbero accolti con grande favore, in particolare nell’Area Euro.
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