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Draghi al Senato: "Sostegno alle nuove sanzioni, indipendenza da gas russo nel 2024"

Il presidente del Consiglio Mario Draghi al Senato per gli aggiornamenti sul conflitto in Ucraina: "Supporto nelle indagini su possibili crimini di guerra, ma bisogna mantenere il dialogo con Mosca"

di Antonio Cardarelli 19 Maggio 2022 10:13
financialounge -  energia Mario Draghi Russia Ucraina

Mario Draghi è intervenuto questa mattina al Senato per informare l'aula sul conflitto russo-ucraino. Il premier ha toccato vari aspetti della guerra, compreso quello delle sanzioni e dell'indipendenza dell'Italia dalle forniture energetiche russe.

INDAGINI SUI CRIMINI DI GUERRA


"Il costo dell'invasione russa in termini di vite umane è terribile: le ricostruzioni hanno individuato 9mila corpi in quattro fosse comuni. L'Italia ha offerto sostegno al Governo ucraino per indagare su possibili crimini di guerra", ha esordito il premier. Draghi si è poi soffermato sulla minaccia per la sicurezza alimentare per milioni di persone rappresentata dal dimezzamento della produzione di cereali in Ucraina.

MANTENERE IL DIALOGO CON MOSCA


Sull'espulsione dei 24 diplomatici italiani, Draghi ha ribadito la posizione espressa durante il bilaterale Italia-Finlandia: è un atto ostile, ma "è essenziale mantenere canali di dialogo con la Federazione russa" per raggiungere il prima possibile un cessate il fuoco. "È la posizione dell'Italia ed è un'aspirazione europea che ho condiviso con il Presidente Biden e i leader politici del Congresso Usa nella mia recente visita a Washington", ha aggiunto. A inizio luglio, ha fatto sapere il premier, è in programma ad Ankara un vertice bilaterale con la Turchia.

INDIPENDENZA DAL GAS RUSSO


"L'Ue è al lavoro per un sesto pacchetto di sanzioni alla Russia che l'Italia sostiene con convinzione - ha proseguito - Le stime del Governo indicano che potremo renderci indipendenti dal gas russo nel secondo semestre del 2024, i primi effetti di questo processo si vedranno già alla fine di quest'anno. L'energia rinnovabile resta l'unica strada per affrancarci dalle importazioni di combustibili fossili e per raggiungere un modello di crescita davvero sostenibile. Il Governo continuerà in ogni sforzo per rendere questi investimenti più rapidi, per distruggere le barriere burocratiche che impediscono gli investimenti".
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