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Credit Suisse positiva sull'azionario italiano

USA e Cina restano i mercati preferiti dalla banca a livello globale, mentre anche i mercati emergenti offrono una valutazione interessante. Focus anche sull’energia e sulle small cap globali

di Virgilio Chelli 17 Maggio 2022 15:55
financialounge -  Credit Suisse daily news Piazza Affari
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Nella sua House View, Credit Suisse indica in USA e Cina i mercati preferiti a livello globale, esprimendo una valutazione interessante anche per i Mercati Emergenti. Confermata anche la preferenza per le azioni italiane e per settori quali l’energia e le small cap a livello globale che, ad avviso di Credit Suisse, esprimeranno una sovra performance rispetto all’indice di riferimento. La qualità resta lo stile preferito in la ambito Eurozona, mentre la salute è il settore difensivo preferito.

POTENZIALE DI RIMBALZO PER LE AZIONI ITALIANE


Per quanto riguarda le azioni dei mercati sviluppati, Credit Suisse prevede una performance in linea con le azioni globali e preferisce in particolare Usa e Italia. Il primo rappresenta il nostro mercato preferito per aumentare l’allocazione azionaria nei portafogli in un contesto caratterizzato da aspettative interessanti sugli utili e da una crescita economica robusta. Le azioni italiane invece secondo Credit Suisse offrono un potenziale di rimbalzo a valutazioni interessanti, abbinate a un quadro robusto degli utili.

RESTANO DIVERSE PREOCCUPAZIONI


La Global Equity Strategy di Credit Suisse continua ad avere una visione cauta dei titoli azionari, dopo averli declassati a febbraio, motivata da numerose preoccupazioni. La prima è il rischio di recessione ritenuto molto elevato. Il PIL statunitense dovrebbe rallentare all'1%, con un effetto calmierante anche sulla crescita dei salari. La seconda preoccupazione è che manca l’upside nei modelli di valutazione del fair value di Credit Suisse, mentre permane un elevato rischio sugli utili: le revisioni hanno iniziato a diminuire e il 71% delle volte che accade, i mercati scendono nel trimestre successivo.

RELAZIONE TRA SPREAD E AZIONI


Altre preoccupazioni espresse da Credit Suisse riguardano il credito perché quando gli spread Investment Grade sono superiori a 145 punti come oggi le azioni tendono a scendere, anche se questi livelli di spread sono ancora lontani dai livelli di recessione. Credit Suisse nota che i mercati “quasi Orso” hanno bisogno di un catalizzatore. In 3 occasioni negli ultimi 30 anni è stato toccato il fondo dopo un calo di quasi 20 punti dal picco, ma la Fed ha dato una mano, cosa che non sembra accadere questa volta.

I CALI DEL NASDAQ ANTICIPANO LO S&P 500


Credit Suisse nota che la maggior parte dei mercati ribassisti del Nasdaq precedono un mercato ribassista dell'S&P di circa 5 mesi e durano 12 mesi con un calo medio del 31% in generale, che aumenta al 39% in caso di recessione. Negli indicatori tattici di Credit Suisse il sentiment è depresso ma non si riflette completamente nel posizionamento delle famiglie, che appaiono completamente investite con propensione al rischio solo modestamente depressa.

SERVIREBBE UN NUOVO PARADIGMA


Per essere più costruttivi, sottolinea in conclusione Credit Suisse, servirebbero chiari segnali di rallentamento della crescita salariale negli USA, indicatori anticipatori in forte calo, che indicassero che la Fed deve fare di meno, insieme a segnali di un nuovo paradigma che mostrasse che i margini possono rimanere elevati anche se il PIL rallenta.

 
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