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L'analisi

Decarbonizzazione, difesa e deglobalizzazione: le tre "d" del nuovo approccio Esg

Columbia Threadneedle Investments ritiene che il conflitto in Ucraina possa accelerare il processo di transizione energetica

di Anna Patti 16 Aprile 2022 09:30
financialounge -  Columbia Threadneedle Investments decarbonizzazione ESG Morning News Natasha Ebtehadj transizione energetica

I mercati sono stati profondamente scossi dalla guerra in Ucraina, le ripercussioni probabilmente saranno avvertite anche nei prossimi anni. Le sanzioni economiche imposte alla Russia, sottolinea Columbia Threadneedle Investments, hanno un impatto piuttosto limitato sui loro portafogli e sui mercati azionari globali. La Russia rappresenta appena lo 0,4% del benchmark azionario mondiale di Columbia. Tuttavia molti impatti secondari si rifletteranno sui portafogli azionari globali.

LA MANCANZA DI MATERIE PRIME


Il mondo è fortemente dipendente dalla Russia per le materie prime: petrolio, gas naturale, grano ma anche palladio, neon e titanio fondamentali per la produzione di semiconduttori e auto e per l’industria aerospaziale. La carenza di semiconduttori torna a colpire il mercato dell’auto, già parecchio stressato lo scorso anno. Quest’ultimo shock dell’offerta, potrebbe ritardare la produzione di chip, con effetti a catena sui prodotti che li utilizzano e il conseguente aumento delle liste d’attesa per le auto nuove.

IL CONTRASTO ALL’INFLAZIONE


Secondo Natasha Ebtehadj, gestore azionario globale di Columbia Threadneedle Investments, le società virtuose come Ecolab, azienda di prodotti per la pulizia e l’igiene, hanno deciso un aumento temporaneo del prezzo nel tentativo di coprire i rincari degli input. “A nostro avviso, sono le aziende di questo tipo – caratterizzate da un solido pricing power e da capacità di produzione flessibili – ad essere meglio posizionate per affrontare le sfide inflazionistiche ed è su queste società che il team azionario globale si concentrerà per individuare le potenziali opportunità di investimento", ha aggiunto Natasha Ebtehadj.

LE TRE D DEL FUTURO: DECARBONIZZAZIONE


Il conflitto in Ucraina potrebbe dare una spinta significativa alla decarbonizzazione, soprattutto in Europa dove la dipendenza dall’energia russa è elevata. Il progetto RePowerEu, presentato recentemente dalla Commissione Europea, punta a ridurre la dipendenza dal gas russo di due terzi entro la fine dell’anno. “L’accelerazione dello sviluppo delle fonti rinnovabili come eolico, solare e idrogeno verde dovrà svolgere un ruolo chiave per conseguire questi obiettivi. Orsted, azienda leader nell'eolico offshore, è una delle posizioni della strategia che ci fornisce esposizione a questo tema” dice Ebtehadj.

D COME DIFESA


Nei prossimi anni sia i governi che le imprese private aumenteranno la spesa per la difesa. E’ verosimile aspettarsi un aumento di attacchi cibernetici contro le società private, coinvolte nel conflitto tramite i boicottaggi contro la Russia. Il potenziamento della protezione digitale avrà un notevole slancio e i fornitori di servizi di cybersicurezza svolgeranno un ruolo cruciale.

LA TERZA D: DEGLOBALIZZAZIONE


“Il tema della globalizzazione inaugurato dal presidente statunitense Donald Trump nel 2018 con la sua guerra commerciale con la Cina, esacerbato dalla pandemia potrebbe venire cementato dal conflitto ucraino” sostiene Natasha Ebtehadj di Columbia Threadneedle Investments. Nel breve termine gli intoppi alle filiere produttive si tradurranno in diversificazione dei fornitori e degli impianti di produzione. Nel lungo periodo le sanzioni economiche contro la Russia e la decisione di usare il dollaro come arma contro uno Stato del G20 avrà ripercussioni sull’economia globale. La Cina dal canto suo non vorrà mantenere inalterata la sua esposizione al dollaro, viste le tensioni con gli Stati Uniti. Questo unito all’inflazione : “questo potrebbe creare uno scenario in cui il costo nominale del capitale continua a tendere al rialzo” conclude Natasha Ebtehadj.
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