Contatti

Secondo questo strategist l'economia Usa andrà in recessione entro l'estate

David Rosenberg solleva dubbi sulla tempistica del rialzo dei tassi da parte della Fed e ricorda quanto successo nel 1981-82

di Redazione 18 Marzo 2022 12:53
financialounge -

La Federal Reserve ha inaugurato la serie di rialzi dei tassi d'interesse nella riunione del 16 marzo. Stando alle parole di Jerome Powell, nel 2022 sono in programma altri 6 ritocchi dei tassi, ma resta da vedere di quale entità. Ciò che sembra piuttosto sicuro è che la Fed, tra rialzo dei tassi e rischio di fermare la ripresa da una parte, e tenere i tassi fermi per lasciare correre l'economia con il rischio di mandare fuori controllo l'inflazione, ha scelto la seconda opzione.

VERSO LA RECESSIONE?


L'impatto delle scelte della Fed sulla crescita economica, e sull'inflazione stessa, è tutto da verificare. La politica monetaria, si sa, è un'arte complessa, che chiama i protagonisti a scelte decise in tempi ristretti. Ma secondo un noto strategist di Wall Street, David Rosenberg, capo economista Rosenberg Research & Associates Inc, il rialzo dei tassi farà scivolare l'economia americana verso la recessione.

IL DRAGO DELL'INFLAZIONE


Un'ipotesi che, secondo Rosenberg, potrebbe verificarsi già questa estate perché "siamo già all'80% del ciclo economico in corso". L'idea dell'esperto, dunque, è che la Federal Reserve è talmente determinata nella sua volontà di "uccidere il drago dell'inflazione" da essere pronta a farlo a qualsiasi costo. Non ci sarà, come molti analisti avevano ipotizzato, un'uscita troppo morbida dalla politica monetaria super accomodante degli ultimi anni.

IL PRECEDENTE


Rosenberg vede già segnali di rallentamento nell'economia Usa e, per questo motivo, giudica discutibili le tempistiche scelte dalla Federal Reserve. Scelte che, secondo lo strategist, avvicinano ancora di più l'arrivo della recessione, anzi delle recessioni. Perché secondo l'esperto, che cita il caso del 1981-82 con Paul Volcker alla guida della Fed, le recessioni in arrivo potrebbero essere addirittura due.

DIFFICILE INVESTIRE ORA


Gli aumenti dei tassi deprimono la domanda, ma se spinti troppo oltre, la schiacciano. La recessione che ne risulta è negativa per i prezzi delle case, i titoli di consumo discrezionali e i beni e servizi non prioritari, e positiva per i buoni del Tesoro e i produttori e fornitori di beni di prima necessità come assistenza sanitaria e medicinali, energia, cibo. In un contesto del genere, avverte Rosenberg, fare scelte di investimento è molto complicato.
Share:
Read more:
Trending