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La giornata sui mercati

Le Borse ripartono in forte rosso in attesa dei nuovi negoziati tra Russia-Ucraina

Altra giornata di pesanti ribassi sui listini del Vecchio Continente, che risentono del rally del petrolio, sui massimi dal 2008, a seguito del possibile stop dell’Occidente alle importazioni dalla Russia. Euro debole, vola il gas

di Fabrizio Arnhold 7 Marzo 2022 09:21
financialounge -  borse mercati petrolio Russia ucraina

Le Borse europee iniziano la settimana in rosso, sulla scia dei mercati asiatici e dei future di Wall Street. A spaventare gli investitori il rally del petrolio, spinto dal possibile stop dell’Occidente alle importazioni del petrolio russo. A Milano il Ftse Mib apre a -3,16%, il Dax di Francoforte -3,74%, il Cac 40 di Parigi -2,92%, l’Ibex 35 di Madrid -2,37% e il Ftse 100 di Londra -0,87%. Chiusura in netto calo per la Borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei a -2,94%.

TERZO INCONTRO TRA DELEGAZIONI


A rallentare ulteriormente i listini, i timori per un aumento del prezzo del petrolio, a seguito delle possibili sanzioni sull’export di greggio russo dopo l’invasione militare dell’Ucraina da parte della Russia. L’offensiva militare non rallenta, con le truppe russe sempre più vicine a Kiev; oggi dovrebbero essere nuovamente tentati corridori umanitari per far uscire i civili dalle città. In programma un nuovo round di negoziati, con poche speranze per una soluzione diplomatica che possa portare al cessate il fuoco. Nel fine settimana il premier israeliano Naftali Bennett e il presidente francese Emmanuel Macron hanno parlato con il presidente russo Vladimir Putin.

VOLA ANCHE IL PREZZO DEL GAS


Non solo petrolio, a volare è anche il prezzo del gas che in apertura tocca un nuovo record in Europa a 230 euro/megawattora. Non si ferma la corsa anche delle materie prime. Il Brent sale del 9,65% a 129,52 dollari al barile, mentre il Wti fa un balzo dell’8,75% a 125,81 dollari al barile, sui massimi dal 2008. Sul fronte valutario, l’euro continua a perdere terreno, a favore del dollaro, valuta rifugio per eccellenza. Il cambio contro il biglietto verde cede lo 0,46% a 1,0877.

A PIAZZA AFFARI FOCUS SULLE BANCHE


Da inizio anno Milano ha perso il 17,85%, in una settimana il listino italiano è sceso del 12,8%. A Piazza Affari gli investitori continuano a seguire il settore bancario, dopo i pesanti ribassi degli ultimi giorni, con UniCredit e Banco Bpm che non fanno prezzo in apertura. Sotto la lente in generale tutte le aziende manifatturiere che, più delle altre, risentiranno delle sanzioni decise contro la Russia. Continuano le vendite su Telecom Italia (-9%). Lo spread apre in rialzo a 163 punti base.
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