Ancora tensione sui mercati, Wall Street in rosso dopo l'attacco alla centrale nucleare

Prosegue la seduta da brividi per i listini globali. Mentre in Europa le Borsa accentuano le perdite (Piazza Affari segna -4,5%) anche Wall Street apre l'ultima seduta della settimana in rosso. In avvio Dow Jones e S&P 500 perdono circa l'1% mentre il Nasdaq registra un calo più contenuto, intorno al mezzo punto percentuale.

ARMI NON CONVENZIONALI

I buoni dati sull'occupazione non bastano a distogliere l'attenzione della Borsa Usa dalle vicende ucraine. L'offensiva militare russa prosegue. La Nato denuncia l'utilizzo, da parte russa, di armi non convenzionali come le bombe a grappolo e rimane ancora la paura dopo l'attacco contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia, che durante la notte ha fatto temere un disastro peggiore di Chernobyl.

DISOCCUPAZIONE AL 3,8%

Tornando ai dati macroeconomici, a febbraio negli Usa sono stati guadagnati 678.000 posti di lavoro (escluso il settore agricolo) rispetto al mese precedente, mentre gli analisti attendevano un aumento di 440.000 posti. Il dato di gennaio è stato rivisto da 467.000 a 481.000, quello di dicembre da 510.000 588.000, per un'aggiunta complessiva nei due mesi precedenti di 92.000 posti di lavoro. Ancora in calo la disoccupazione, passata dal 4% al 3,8%, il dato migliore dall'inizio della pandemia, contro una previsione del 3,9%.

TESLA SFIDA I SINDACATI

Continua la crescita il petrolio Wti, che al Nymex guadagna il 3,8% a 111 dollari al barile. Passando all'azionario, il titolo di Tesla guadagna lo 0,77%, dopo che l'amministratore delegato Elon Musk ha sfidato il sindacato United Auto Workers a provare a sindacalizzare l'impianto Tesla di Fremont, in California. Gap e Broadcom sono in rialzo rispettivamente del 6,2% e dell'1,8% dopo le trimestrali.