La giornata sui mercati

Fed e Ucraina riportano cautela sulle Borse

Nato e Usa avanzano dubbi sulle operazioni di ritiro dei soldati russi dal confine con l'Ucraina. Intanto dai verbali Fed emerge la concreta possibilità di un doppio rialzo dei tassi d'interesse nelle prossime due riunioni

di Antonio Cardarelli 17 Febbraio 2022 09:19
financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari

Partenza mista per le Borse europee nella penultima seduta della settimana. Piazza Affari perde lo 0,2% nonostante il buon avvio di Tenaris e apre in rosso insieme a Londra e Madrid. Avvio positivo, invece, per Francoforte e Parigi.

DUBBI SUL RITIRO


Secondo Nato e Usa le operazioni di ritiro delle truppe russe al confine con l'Ucraina non sarebbero ancora state avviate. Anzi, un alto funzionario della Casa Bianca ha detto ieri ai giornalisti che Mosca ha portato altri settemila uomini vicino al fronte. Finora non è stato osservato alcun ritiro significativo delle truppe russe", hanno commentato anche il presidente americano Joe Biden e il cancelliere tedesco Olaf Scholz durante una conversazione telefonica, chiedendo alla Russia di adottare "vere misure di riduzione dell'escalation". Una mancata de-escalation sottolineata anche dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

FED PRONTA AL RIALZO


La rinnovata tensione al confine tra Russia e Ucraina ha nuovamente innervosito i mercati. L'altro fattore negativo sui listini arriva dalla pubblicazione delle minute della Federal Reserve. Dai verbali è emerso che i banchieri sono favorevoli a un aumento dei tassi d'interesse più veloce di quanto precedentemente preventivato per contrastare la crescita dell’inflazione. A questo punto è plausibile un rialzo di 50 punti base a marzo e altri 50 a maggio, in occasione delle prossime riunioni della Fed. Nel frattempo i rendimenti dei titoli di stato tornano a salire, con il T-Bond decennale sopra il 2% e il Btp decennale italiano che ieri, per la prima volta da maggio 2020, è tornato sopra la soglia del 2% (oggi viaggia intorno all'1,9%).

TOKYO IN ROSSO


Ucraina e Fed hanno mandato in rosso la Borsa di Tokyo. L'indice di punta Nikkei, che ieri aveva guadagnato oltre il 2% nella speranza di un allentamento della crisi russo-ucraina, ha perso lo 0,83% a 28.232,87 punti mentre il più ampio indice Topix ha ceduto lo 0,79% a 1.931,24 punti. Intorno alla parità, invece, sia Shanghai che Hong Kong.

Sul fronte materie prime continua la frenata del petrolio, con il Wti a 92,9 dollari al barile (-0,7%) e il Brent a 94 dollari (-0,8%). Guadagna invece l'oro (+0,3%) a 1.877 dollari l'oncia.
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