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Borsa Usa

Cosa c'è dietro i rimbalzi di Wall Street? Per ora solo fattori tecnici

Probabilmente è presto per parlare di pericolo scampato sui mercati azionari, bisognerà tenere ancora le cinture allacciate per fronteggiare la volatilità in arrivo

di Redazione 26 Gennaio 2022 11:55
financialounge -

La parola chiave di questo inizio di anno sui mercati azionari è una: volatilità. Le ultime due sedute di Wall Street sono state caratterizzate da un andamento simile: pesanti perdite in avvio e repentini recuperi dai minimi, soprattutto nel finale. Recuperi che spesso non hanno riportato gli indici in verde, o lo hanno fatto per poco, ma hanno inevitabilmente aumentato la volatilità.

INDICE VIX


L'indice VIX si sta muovendo rapidamente in rialzo e in pochi giorni ha raggiunto livelli che non si vedevano da ottobre 2020, arrivando lunedì a quota 38 punti. Anche l'indice Fear and Greed di CNN è ormai saldamente in modalità "paura". Oltre all'avvio della politica restrittiva della Fed, che verrà annunciata probabilmente questa sera dopo la conclusione della due giorni del Fomc, gli investitori sono preoccupati anche da fattori geopolitici (tensioni Russia-Ucraina) e dall'impatto della variante Omicron sulla ripresa.

MOVIMENTI TECNICI


Ma i segnali che stanno arrivando nelle battute finali delle sedute sono da interpretare come un punto di forza dei mercati? Secondo l'opinione di diversi analisti, si tratta solo di movimenti di assestamento del mercato. Una sorta di riflesso condizionato determinato dalle coperture degli investitori istituzionali che stanno risistemando i portafogli per fronteggiare l'aumento della volatilità. In altre parole: i problemi che preoccupano i mercati sono ancora tutti sul tavolo e nei prossimi mesi la musica, probabilmente, non cambierà.

MERCATI NERVOSI


L'aumento della volatilità, segnalato dall'indice VIX, obbliga i grandi investitori a far scattare ricoperture e ciò porta ai repentini movimenti al rialzo che hanno caratterizzato le ultime sedute. Movimenti che, tuttavia, sono determinati prevalentemente da fattori tecnici e non da un rinnovato ottimismo sui mercati. Il nervosismo, infatti, rimane protagonista nel 2022 dopo un 2021 di fortissima crescita sui mercati. Lo dimostra anche lo scarso impatto dei conti trimestrali delle società dell'S&P 500, che tranne qualche rumorosa eccezione restano comunque positivi per la maggior parte delle aziende.
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