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Lagarde: “Improbabile un aumento dei tassi nel 2022”

La Bce si aspetta che “il Pil torni a livelli pre pandemia nel primo trimestre del prossimo anno". Circa due terzi dell'inflazione prevista per il 2022 deriva dai prezzi dell'energia. Resta necessario un importante sostegno monetario all’economia

di Fabrizio Arnhold 16 Dicembre 2021 15:57
financialounge -  BCE Christine Lagarde inflazione PEPP Tassi interesse

Tassi invariati e fine degli acquisti del programma Pepp al 31 marzo 2022. Il consiglio direttivo della Bce ha rispettato le attese, confermando che nel primo trimestre del prossimo anno gli acquisti settimanali in ambito Pepp continueranno a un ritmo inferiore rispetto al trimestre attuale. “La ripresa dell’economia dell’eurozona continua sebbene a un passo meno sostenuto rispetto ai mesi passati ma è attesa una nuova accelerazione nel corso del 2022”, ha commentato la presidente della Bce, Christine Lagarde, in conferenza stampa a Francoforte.

INFLAZIONE RIMANE ELEVATA


Per la presidente della Banca centrale europea, l’inflazione “rimane elevata a breve a causa della forte domanda e dei prezzi dell’energia ma si attenuerà nel corso del 2022”. Resta necessario un importante sostegno monetario all’economia per mantenere condizioni di finanziamento favorevoli. L’economia dell’eurozona tornerà a livelli pre-Covid nel primo trimestre del 2022. In precedenza la Bce si attendeva un recupero dei livelli pre-pandemia entro fine 2021.

INFLAZIONE A +3,2% NEL 2022


Le previsioni sulla crescita dell’inflazione vedono il valore raggiungere il 2,6% nel 2021, al 3,2% nel 2022 e all’1,8% nel 2023. Gli esperti della Bce si attendono una crescita annua del Pil dell’eurozona in termini reali del 5,1% nel 2021, del 4,2% nel 2022 e del 2,9% nel 2023. "L'inflazione è ulteriormente aumentata al 4,9 per cento in novembre – ha aggiunto la Lagarde - Rimarrà al di sopra del due per cento per la maggior parte del 2022. L'inflazione dovrebbe rimanere elevata nel breve termine, ma prevediamo che diminuirà nel corso del prossimo anno".

IMPROBABILE AUMENTO DEI TASSI NEL 2022


Sul fronte costo del denaro, la presidente della Bce ha precisato che “un aumento dei tassi di interesse nel corso del 2022 rimane molto improbabile, come abbiamo detto in precedenza e questo rimane vero ma le nostre azioni sono guidate dai dati e quindi li valutiamo ogni volta che si rendono disponibili”, ha aggiunto Christine Lagarde.

OMICRON POTREBBE FRENARE DOMANDA


“La variante Omicron potrebbe frenare la domanda ma anche indebolire l’offerta”, ha sottolineato Lagarde per aggiungere come “nel complesso, la società è migliorata nel far fronte alle ondate di pandemia e ai conseguenti vincoli”. Tornando sul tema inflazione, la numero uno dell’Eurotower ha aggiunto: “Ci siamo avvicinati al nostro target di inflazione ma non siamo ancora a quel punto”. Circa 2/3 dell'inflazione prevista per il 2022 (al 3,2% dall'1,9% atteso a settembre) deriva dai prezzi dell'energia che “non possono essere previsti con molta accuratezza per questioni geopolitiche e livelli di domanda che era difficile prevedere a questi livelli oltre che per l'impatto del climate change”.
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