Contatti

Outlook 2022

Schroders: nel 2022 grandi opportunità sull'azionario con i megatrend

Per il 2022 sono previste meno strozzature nelle catene di fornitura ma la capacità di imporre i prezzi farà la differenza. I temi preferiti sono cambiamento climatico, transizione energetica, demografia, innovazione sanitaria, digitalizzazione, automazione e urbanizzazione

di Virgilio Chelli 12 Dicembre 2021 10:00
financialounge -  Alex Tedder azionario cambiamento climatico inflazione megatrend outlook Schroeders

Le strozzature delle catene di approvvigionamento viste nel 2021, legate all’impatto della pandemia e alla successiva ripartenza, sono destinate a allentarsi nel 2022. La storia dimostra che gli aggiustamenti avvengono abbastanza rapidamente dopo intensi periodi di stress, poiché il mercato risponde a una domanda più alta e ricomincia ad accantonare scorte. Dovrebbe accadere anche questa volta, nel corso del 2022, e in effetti le tariffe di spedizione delle merci hanno già iniziato a scendere. Ma Alex Tedder, Head and CIO of Global and US Equities di Schroders, nel suo outlook sull’azionario globale, ritiene probabile che i prezzi dell'energia rimangano elevati per una serie di ragioni.

I PREZZI ENERGETICI RESTERANNO ELEVATI


La prima è che la ripresa economica sta sostenendo la domanda di petrolio e gas mentre l'offerta non cresce, e viste le politiche di incoraggiamento delle rinnovabili, la spesa per esplorazione e produzione di fonti tradizionali è stata tagliata. Come risultato, l'offerta non solo è limitata, ma in molti casi è destinata a ridursi abbastanza rapidamente, e i prezzi dell'energia tradizionale rimarranno probabilmente alti per un periodo di tempo relativamente lungo. In futuro, le riserve di petrolio e gas varranno una frazione del loro valore implicito oggi, ma per il momento, secondo Tedder, è l'energia tradizionale a generare flussi di cassa e profitti superiori alla norma.

INFLAZIONE SEMPRE MENO TRANSITORIA


Inoltre l'inflazione continua a destare preoccupazione, i gestori temono da tempo che possa rivelarsi più che "transitoria", e i dati riflettono l'impatto degli aumenti generalizzati dei prezzi, dall'energia alle materie prime fino al rapido aumento del costo del lavoro. Una parte significativa della forza lavoro sia negli Stati Uniti che in Europa deve ancora tornare rientrare e la carenza di manodopera esercita una sostanziale pressione al rialzo sui salari. L’esperto di Schroders ritiene che sarà difficile vedere un rapido cambiamento di direzione nelle pressioni sui prezzi, soprattutto perché lo slancio della ripresa sembra essere forte in tutte le principali aree del mondo.

MARGINI SOTTO PRESSIONE IN MOLTI SETTORI


Per questo i margini delle imprese saranno sotto pressione in molti settori, e dopo una crescita degli utili molto solida nel 2021, il 2022 sarà probabilmente un anno sfidante, perché l’impatto complessivo dell’aumento dei costi deve ancora riflettersi sui mercati. Tedder ritiene che il potere di determinare i prezzi sarà un fattore chiave nei prossimi 12-24 mesi, e in questo contesto vede rischi evidenti per l’azionario nel 2022, soprattutto considerando le valutazioni relativamente elevate, soprattutto negli USA. Nei prossimi 12 mesi molte aziende potrebbero essere in grado di trasferire i maggiori costi sui prezzi, grazie anche a finanze delle famiglie in buona salute.

MEGATREND SEMPRE PIU’ IMPORTANTI


Ma molte aziende, osserva Tedder, soprattutto nei settori frammentati con scarsa differenziazione di prodotto, non riusciranno a trasferire i costi sui prezzi finali, come i consumi discrezionali e il settore industriale che sembrerebbero i più vulnerabili. I megatrend invece continueranno a guadagnare terreno, perché al di là delle sfide imminenti diversi driver strutturali probabilmente impatteranno sui mercati azionari nel corso dei prossimi 10 anni e oltre. Molti non sono nuovi, come cambiamento climatico, transizione energetica, cambiamento demografico, innovazione sanitaria, digitalizzazione, automazione e urbanizzazione.

OPPORTUNITA’ ENORMI PER GLI INVESTITORI


Ma la loro importanza sta aumentando esponenzialmente e in alcuni casi la pandemia ha ulteriormente accelerato la trasformazione. Questo, dal punto di vista degli investimenti, indica opportunità “enormi”, e investire in aziende esposte ai megatrend potrebbe offrire rendimenti nettamente superiori rispetto agli indici azionari tradizionali. In conclusione, Tedder sottolinea anche che l’engagement ripaga, citando un vecchio proverbio inglese secondo cui “Chi non dialoga, non sa niente”.

ESSENZIALE UN ENGAGEMENT ATTIVO


Spesso investitori e management aziendali non riescono a interagire, mentre in un mondo complesso e in rapida evoluzione un dialogo costruttivo e continuativo tra chi fornisce i finanziamenti e chi li riceve sembra essenziale. Il management aziendale potrebbe non rendersi conto dell’importanza di alcuni aspetti per gli investitori, come la sostenibilità o il benessere sociale, mentre gli stessi investitori potrebbero non comprendere appieno l’impegno a modificare un proprio modello di business per rispondere a queste sfide. Investire non significa soltanto acquistare un titolo, sottolinea Tedder, e l’engagement attivo è essenziale.
Share:
Trending