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Titoli di stato

Il rally dei Treasury preoccupa i mercati, irrompe lo spettro stagflazione

L'aumento dei rendimenti dei titoli di stato ha provocato uno scossone sui mercati azionari, che ora temono un cambio di regime economico guidato da prezzi alti e bassa crescita. In salita anche Btp e Bund

di Maurizio Nicola 6 Ottobre 2021 14:34
financialounge -  obbligazioni stagflazione titoli di stato Treasury Usa

Le Borse europee e statunitensi stanno accusando la forte impennata dei titoli di Stato, tornati ai livelli dello scorso giugno dopo i recenti picchi delle materie prime, i quali, secondo gli osservatori, potrebbero indurre le banche centrali ad intervenire prima del previsto con tapering e aumento dei tassi d'interesse. Dopo la decisione dell'OPEC di mantenere invariati i livelli di produzione, i prezzi del greggio hanno toccato i massimi in 7 anni portando il Bloomberg Commodity Spot Index – indice che traccia 23 contratti future di energia, metalli e colture - alle quotazioni record del 2011 (516). L'aumento sconsiderato delle materie prime e gli interventi di politica monetaria potrebbero accelerare il cambio di regime economico verso un periodo di minor crescita economica alla fine dell'anno e inizio 2022 (stagflazione), motivo che sta spingendo gli investitori a rivedere le proprie posizioni sui diversi mercati.

STATI UNITI


L'allarme inflazione è arrivato dai rendimenti a lunga scadenza degli Stati Uniti, ed in particolare dai treasury a 30 anni, che in poco meno di due settimane sono aumentati di circa 30 punti base arrivando ad un rendimento del 2,13%. Il T-bond decennale assicura un rendimento dell'1,56%, massimi da giugno, mentre il titolo a due anni rende lo 0,291% (+1,2%). Diversi analisti hanno evidenziato come i titoli di Stato abbiano iniziato a prezzare le aspettative d'inflazione, con la breakeven inflation dell'area euro a 5 e 10 ai massimi da 7/8 anni. Inoltre, preoccupano i movimenti dei i tassi reali, in quanto i rendimenti nominali stanno più che assorbendo i tassi d'inflazione. L'aumento dei tassi obbligazionari sta mandando in tilt anche i futures di Wall Street, che indicano un calo di 370 punti per il Dow Jones, un rosso di 56 punti per lo S&P 500 e -222 punti per il Nasdaq 100, l'indice più sensibile al contesto bond/inflazione vista la sua composizione.

EUROPA


Il contesto economico osservato negli Stati Uniti va di pari passo con quello europeo, in un Continente alle prese con una pesante crisi energetica. Le vendite hanno toccato anche il decennale tedesco, considerato il benchmark del mercato obbligazionario europeo, ora ad un rendimento negativo del -0,163% ma con massimi giornalieri del -0,152%. In Italia, il Btp segue i movimenti generali con la scadenza a dieci anni che è in rialzo del 6% ad un rendimento dello 0,91% (livelli di fine giugno). In lieve rialzo lo spread, ora a 105 punti base (+0,4%).
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