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Alta volatilità

Il gas alle stelle spaventa i mercati

I contratti future del gas naturale hanno toccato nuovi record: la minaccia dell'inflazione e del rallentamento della ripresa manda giù le Borse di tutto il mondo

di Antonio Cardarelli 6 Ottobre 2021 15:33
financialounge -  borse gas naturale materie prime

Il prezzo del gas naturale continua a salire e porta con sé la minaccia concreta di un'ulteriore impennata dell'inflazione, che potrebbe indurre le banche centrali a porre fine prima del previsto alle politiche accomodanti. È sostanzialmente questa la zavorra che sta mandando giù i mercati di tutto il mondo. Nel frattempo, proprio per il timore dell'arrivo di un periodo di stagflazione (inflazione in aumento e crescita ferma) i rendimenti dei titoli governativi continuano a salire.

NUOVO RECORD


Il rally del gas naturale prosegue, ma accusa anche un'estrema volatilità. In mattinata i prezzi hanno toccato i 160 euro al megawattora, con un rialzo del 40% rispetto a ieri. In questo momento il contratto future scambiato sulla piattaforma Dutch TTF viaggia intorno ai 130 euro per MWh. In doppia cifra anche i contratti per le scadenze successive con dicembre trattato a 129,5 e gennaio sopra quota 130. Come riporta Mps Capital Service, la nuova fiammata dei prezzi è arrivata in scia alle indiscrezioni secondo cui la Cina avrebbe ordinato agli importatori di gas naturale di aumentare gli ordini per risolvere la crisi.

BORSE IN ROSSO


Piazza Affari viaggia con un ribasso dell'1,3% e le altre Borse europee, come Parigi e Francoforte, al momento sono sulla stessa lunghezza d'onda negativa. Male, a Milano, soprattutto i titoli della galassia Agnelli, con Stellantis e Exor che cedono poco meno del 4%. Male anche Wall Street, con i tre principali listini che in avvio perdono circa mezzo punto percentuale. Tra i peggiori Facebook, che nei primi scambi apre con un ribasso superiore all'1%.

AUTUNNO RIGIDO ALLE PORTE


Per scongiurare l'impennata dei prezzi del gas naturale che potrebbe mettere a repentaglio la ripresa economica, l'Unione europea sta pensando a una riforma del mercato del gas da varare entro la fine dell'anno. Kadri Simson, commissaria Ue all'Energia, ha sottolineato l'importanza di esaminare le questioni relative allo stoccaggio e alla sicurezza dell'approvvigionamento. A peggiorare la situazione c'è anche la previsione di un autunno con temperature particolarmente rigide nell'Europa Settentrionale. Intanto prosegue anche la corsa del petrolio, con Wti e Brent sui massimi pluriennali dopo la decisione dell'Opec+ di lasciare invariata la produzione.
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