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Il lavoro del futuro

HSBC: “Assumere nuovi talenti è driver per la crescita”

La ricerca “Navigator” fornisce una visione sulle politiche aziendali che i business leader dovranno attuare per cogliere le opportunità di crescita delle loro aziende tramite l’aumento delle assunzioni

di Redazione 5 Ottobre 2021 18:00
financialounge -  assunzioni benessere aziendale HSBC lavoro

Attrarre i migliori talenti per cogliere le opportunità di crescita con un aumento delle assunzioni. È quanto emerge dalla nuova ricerca di HSBC, che mette in evidenza come la crescente concorrenza in termini di recruiting di nuovi talenti costringe le aziende a modificare il modo in cui attirano e trattengono i personale, al fine di raggiungere i propri ambiziosi obiettivi di crescita nel prossimo anno.

2.100 BUSINESS LEADER


L’ultima ricerca Navigator di HSBC ha coinvolto 2.100 business leader di 10 mercati a livello globale. Le aziende si aspettano un aumento medio del 13% della loro forza lavoro nei prossimi 12 mesi, con due organizzazioni su cinque (42%) che prevedono di accrescere il personale di almeno il 20%. Il 70% delle aziende intervistate ha intenzione di ampliare il proprio organico, mentre solo il 12% potrebbe decidere di ridurlo.

I MIGLIORI TALENTI


La sfida da vincere per le aziende sarà quella di strappare alla concorrenza i migliori talenti, con l’obiettivo di ottenere una crescita della redditività sul lungo periodo. Il 77% delle aziende ritiene che ci sia un “forte” legame tra gli investimenti per ampliare la forza lavoro e la redditività, due aspetti che concorrono a centrate l’obiettivo prefissato di un incremento dei ricavi di almeno il 20% nei prossimi 12 mesi. Il 69% delle aziende - 7 su 10 - hanno già assunto nuove figure, incrementando la formazione offerta.

BENESSERE VS BENEFITS


Aumenta l’importanza per un giusto equilibrio tra vita privata e lavoro, a discapito degli incentivi economici. Dalla ricerca HSBC, infatti, emerge come l’intensificarsi della concorrenza per l’acquisizione di nuovi talenti, spinga i leader aziendali a soddisfare le richieste dei dipendenti che vanno oltre gli incentivi economici, attribuendo grande importanza ai fattori legati al benessere e all’equilibrio tra lavoro e vita privata.

SMART WORKING PRATICA CONSOLIDATA


Il lavoro agile è ormai una pratica consolidata. Due terzi degli intervistati (67%), infatti, ritengono che le modalità di lavoro da remoto o ibride possano giocare un ruolo cruciale per stimolare una crescita futura. La flessibilità incrementa il benessere: 4 leader aziendali su 10 (39%) affermano di offrire ai propri dipendenti delle modalità di lavoro flessibile.

L’APPROCCIO “FULLY FLEXIBLE”


In futuro pare che la maggior parte delle aziende adotterà un approccio “fully flexible” al lavoro da remoto, permettendo così ai dipendenti di scegliere autonomamente se recarsi in ufficio o meno, con un terzo delle realtà aziendali intervistate (34%) che intende introdurre questa modalità.

MIGLIORARE LA CULTURA AZIENDALE


“Globalmente le aziende si trovano a dover superare la concorrenza per accaparrarsi i talenti migliori nel tentativo di cogliere le opportunità di crescita investendo nell’organico”, commenta Barry O’Byrne, CEO Global Commercial Banking di HSBC. “La pandemia ha puntato i riflettori sui valori alla base delle politiche delle aziende, quindi ci aspettiamo che queste incrementino gli investimenti a favore dei dipendenti, al fine di migliorare e sviluppare una cultura aziendale e gli ambienti di lavoro”.

NUOVO MODELLO LAVORO


“I dati della nostra indagine Navigator dimostrano come, a livello globale, si stia giocando una partita fondamentale per i leader aziendali nella creazione di un nuovo modo di vivere la vita lavorativa”, precisa Gerd Pircher, CEO di HSBC in Italia. “Nelle politiche di Retention & Acquisition dei talenti le aziende stanno superando il paradigma dei meri incentivi finanziari e si stanno orientando verso investimenti in formazione continua”.
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