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Inchiesta Altroconsumo

Ecco la classifica dei supermercati più convenienti

Oltre mille punti vendita visitati alla ricerca di quello più conveniente, più di un milione e mezzo di prezzi analizzati: si possono risparmiare fino a 1.720 euro all’anno

di Fabrizio Arnhold 22 Settembre 2021 11:53
financialounge -  Altroconsumo risparmio spesa supermercati

Le famiglie italiane hanno speso, in media, nel 2020 al supermercato 6.843 euro, secondo i dati Istat. Si tratta di una bella cifra che ha un impatto elevato nel bilancio familiare. Ecco, quindi, che risparmiare diventa importante per far quadrare i conti. E magari senza rinunciare alla qualità. Quali sono i supermercati più economici dove fare la spesa? L’inchiesta annuale di Altroconsumo ha cercato di rispondere, passando in rassegna i prezzi di 125 categorie di prodotti alimentari, per la cura della casa e della persona, in 1.148 negozi, distribuiti in 70 città italiane.

I SUPERMERCATI PIÙ CONVENIENTI


L’intento è stato quello di valutare la convenienza delle insegne in base alla diversa composizione della spesa: spesa mista, di prodotti di marca, di prodotti economici, e di private label. Tra i discount, quello più conveniente è Eurospin, fra super e ipermercati, la prima posizione la conquista Famila. Nella terza graduatoria, quella stilata in base alla spesa più economica, al primo posto troviamo Aldi (per il terzo anno di fila), con le prime otto posizioni occupate da discount, mentre Esselunga Superstore è il primo supermercato della lista, in nona posizione.

I PRODOTTI DI MARCA


Guardando ai prodotti di marca, il super più conveniente dove riempire il carrello è Carrefour (ipermercato), Famila Superstore e Spazio Conad. Mentre per i prodotti private label, ossia quelli con il logo della catena, l’insegna più conveniente è Conad, quella meno Esselunga.

LA CITTÀ DOVE SI RISPARMIA DI PIÙ


Dove si spende meno a fare la spesa? Altroconsumo ha preso in esame 70 città italiane: a Rovigo, in Veneto, è possibile risparmiare fino a 1.720 euro all’anno. In seconda e terza posizione troviamo due città dell’Emilia-Romagna: a Reggio Emilia e Modena il risparmio annuo può arrivare fino a 1.523 euro, mentre a Ravenna e Brescia fino a 1.400 euro.

DIVARIO NORD-SUD


“Anche quest’anno — spiega Altroconsumo — il Triveneto si conferma fra le zone della Penisola in cui si trovano i negozi più economici, con ben 20 punti vendita nelle prime 30 posizioni”. Salta all’occhio la grande disparità tra Nord e Sud. Nel Mezzogiorno, infatti, il risparmio è al massimo del 2%, contro il 20% di Rovigo, circa 100 euro all’anno. I supermercati più economici del Belpaese? I supermercati Rossetto di Rovigo e Brescia e l’Emisfero di Vicenza.

I SUPERMERCATI PIÙ CARI


Fino adesso sono stati messi in evidenza gli store più economici, ma quali sono quelli più costosi dove fare la spesa? Ad aggiudicarsi il “primato” sono due Sigma, di Bologna e Ravenna, tre Elite e Doc di Roma e un Unes di Pavia, in cui si registra una differenza di prezzo del 33%, rispetto al più conveniente in Italia.

OCCHIO AL PREZZO


Restringendo l’indagine sui prodotti, si mette in evidenza come gli stessi prodotti possono avere un prezzo diverso fra uno store e l’altro. Qualche esempio? Lo shampoo Garnier Fructis Hydra Liss - il cui prezzo minimo è stato 1,18 euro presso l’Esselunga Superstore di Casalecchio di Reno e la Coop di Modena, costa 3,53 euro in uno dei Superconti di Roma. Il Granarolo Stacchino costa 0,84 euro al Conad di Parma, Milano, Reggio Emilia, Brescia e Cremona, mentre alla Coop di Catanzaro arriva a 2,51 euro.

COME LA PANDEMIA HA CAMBIATO I PREZZI


Nelle prime fasi della pandemia abbiamo assistito ad una riduzione delle promozioni dei supermercati e alla corsa all’acquisto di alcuni tipi di prodotti. Altroconsumo ha confrontato i prezzi rilevati nell’indagine sui supermercati del 2019 con quelli di quest’anno (farina, passata di pomodoro, Emmenthal, pasta, spinaci surgelati, crema mani, detersivi per pavimenti, saponetta). Due prodotti molti comuni, e poco reperibili nei primi mesi della pandemia, hanno mantenuto un prezzo più elevato rispetto a due anni fa: la farina +27 per cento e la passata di pomodoro +22 per cento.
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