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Immobili e infrastrutture

BlackRock: ecco perché l’inflazione farà bene agli asset reali

Steve Cornet, Head of US research and Strategy, di BlackRock Real Assets, vede a medio termine un regime d’inflazione più alta che può favorire buone performance degli asset reali

di Virgilio Chelli 25 Agosto 2021 14:00
financialounge -  BlackRock daily news immobiliare infrastrutture Scenari Steve Cornet

I rendimenti degli asset reali, come immobili e infrastrutture, hanno una correlazione positiva con l'inflazione, soprattutto quando questa è combinata con un'elevata crescita economica. Gli asset reali infatti sono in grado di catturare l'inflazione facendo leva su un incremento del reddito legato a una maggiore crescita degli affitti, all'occupazione e all'aumento della domanda del bene sottostante, come l'elettricità. Steve Cornet, Head of US research and Strategy, di BlackRock Real Assets, prevede un regime di inflazione più elevato nel medio termine ed esplora i motivi per cui gli asset reali possono avere una buona performance, analizzando le strategie di investimento da adottare.

L’IMPATTO SULLE LOCAZIONI DI IMMOBILI


Cornet affronta per primo il tema delle locazioni di immobili, specialmente quelle a lungo termine per uffici e industrie, che includono aggiustamenti annuali a un determinato tasso, generalmente influenzato dall’indice dei prezzi al consumo. In Europa e sempre più nel Regno Unito, osserva l’esperto di BlackRock Real Assets, le locazioni hanno spesso legami espliciti con l'inflazione, di solito con un cap and collar all'1-3%. Le locazioni di hotel, self-storage e appartamenti sono di breve termine, con rivalutazioni più frequenti al passo con un’inflazione crescente.

IL REDDITO DEGLI ASSET INFRASTRUTTURALI


Poi ci sono le opportunità di generazione di reddito degli asset infrastrutturali, molti dei quali hanno un legame esplicito con l'inflazione attraverso regolamentazioni, accordi di concessione o contratti, il che fornisce una protezione naturale dall’inflazione. Gli asset infrastrutturali, sottolinea Cornet, hanno contratti che generano ricavi a lungo termine, e che derivano da regimi di prezzi contrattati o regolamentati e sono basati su sussidi o accordi aziendali di acquisto di energia elettrica, che possono essere legati a indicatori di inflazione come gli indici dei prezzi al consumo e alla produzione.

LA CRESCITA SPINGE DOMANDA E INFLAZIONE


Secondo l’analisi dell’esperto di BlackRock, una maggiore crescita economica si traduce in maggiore domanda, che determina a sua volta la crescita dei prezzi. Nei periodi di maggior crescita, c'è un legame implicito con l’inflazione nelle infrastrutture energetiche ed elettriche. L'aumento della domanda e l'aumento dei costi di costruzione si traducono in una crescente pressione sui prezzi di elettricità e gas naturale. Sempre più spesso nello spazio dell'energia rinnovabile, i contratti sono fissati a un prezzo fisso senza indicizzazione all'inflazione o a un volume fisso. L'aumento delle entrate in entrambi gli scenari, secondo Cornet, deriverà da un volume maggiore o da prezzi più alti.

L’ECCEZIONE DELLE ENERGIE RINNOVABILI


Lo sviluppo delle energie rinnovabili rappresenta un'eccezione alla regola, perché la domanda per questi asset è così forte che lo sviluppo rimane attraente anche se i costi di costruzione aumentano. I costi di produzione per l'eolico e il solare, osserva l’esperto di BlackRock, stanno scendendo grazie alle economie di scala e ai miglioramenti tecnologici. La maggiore produttività di questi asset, conclude Cornet, può compensare eventuali aumenti dei costi di costruzione.
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