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Focus su Jackson Hole

Vontobel: ecco perché la Fed potrebbe aspettare il 2022 per ridurre gli stimoli

Mondher Bettaieb-Loriot, Head of Corporate Bonds di Vontobel, ritiene che un mercato del lavoro ancora irregolare e l’aumento della disuguaglianza potrebbero indurre Powell a ritardare il tapering

di Virgilio Chelli 24 Agosto 2021 14:00
financialounge -  daily news FED inflazione Jackson Hole Scenari tapering Vontobel

L’imminente Simposio della Fed nel Wyoming rappresenta un importante punto di riferimento per i mercati per i preziosi indizi che può fornire sulle mosse della Fed nei prossimi dodici mesi. Quest'anno non farà eccezione e gli investitori dovranno ascoltare attentamente, non farlo potrebbe produrre una certa volatilità ma anche opportunità. Lo sottolinea in un commento Mondher Bettaieb-Loriot, Head of Corporate Bonds di Vontobel, prendendo ad esempio la riunione dell'anno scorso, quando la Fed ha introdotto il suo nuovo quadro d'inflazione media nel tempo, sintetizzata nella sigla AIT che sta per "Average Inflation over Time".

MANTENUTO L’IMPEGNO PRESO UN ANNO FA


Da allora, la Fed è rimasta fermamente impegnata sulla nuova linea ribadendo per 12 mesi che non alzerà i tassi in modo preventivo per paura che il mercato del lavoro si stia surriscaldando o l'inflazione possa accelerare. Una componente chiave dell’AIT, sottolinea l’esperto di Vontobel, è il desiderio di vedere i dati reali, specialmente dopo che le previsioni di inflazione non sono state confermate dal 2012 al 2020. L’altra componente chiave dell'AIT sta secondo Bettaieb-Loriot proprio nelle tre parole: Inflazione media nel tempo.

LA FED VUOLE CHE L’INFLAZIONE PRENDA PIEDE


Ciò che conta per la Fed è che l'inflazione prenda piede e sia sostenuta nel tempo, il che secondo l’esperto di Vontobel vuol dire un periodo esteso, almeno 3 anni. Inoltre è meglio guardare l’indice PCE delle spese per i consumi personali, che probabilmente resterà sotto dell'obiettivo del 2% anche nel 2022. Per queste ragioni, secondo l’analisi di Vontobel, “è improbabile che il tapering avvenga prima del 2022”. La Fed è stata abbastanza esplicita sull'essere paziente. Inoltre il tema di Jackson Hole quest'anno è "Politica economica in un'economia irregolare", che presuppone un focus sulla crescente disuguaglianza, che implica ulteriormente che è improbabile che la Fed prenda in considerazione la riduzione degli acquisti di asset, a meno che il mercato del lavoro non riesca a raggiungere guadagni ampi e inclusivi.

RAGIONI PER RITARDARE ANCHE OLTRE IL 2022


Secondo Bettaieb-Loriot, il tapering potrebbe anche essere discusso, ma non attuato fino al 2022, specialmente considerando le dichiarazioni di Powell dello scorso marzo, secondo cui la disoccupazione è rimasta bassa dal 2018 a inizio 2020 senza un'inflazione preoccupante. Un'altra ragione per ritardare il tapering fino a ben oltre il 2022 sono i rischi al ribasso associati alla variante Delta del virus Covid-19. L’esperto di Vontobel ricorda anche che durante la Grande Crisi del 2009, il mercato del lavoro ha mostrato miglioramenti molto lenti con una Fed accomodante e paziente, il che potrebbe ripetersi, visti anche i maggiori progressi delle strutture digitali.

I MERCATI POTREBBERO RESTARE SORPRESI


I mercati, osserva in conclusione Bettaieb-Loriot, potrebbero finire per essere sorpresi da una Fed che continua gli acquisti di asset fino a quando gli obiettivi di occupazione non saranno pienamente raggiunti, perché tendono a concentrarsi sui dati aggregati e a pensare che la Fed inizierà il tapering in tempi relativamente brevi. Una Fed ancora molto ‘colomba’ sosterrebbe sia le obbligazioni governative che societarie, specialmente il debito subordinato investment grade e quello a più alto rendimento.
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