Contatti

Tapering

La possibile riduzione anticipata degli acquisti della Fed manda in rosso le Borse

Dai verbali pubblicati ieri emerge la possibilità che la banca centrale americana possa cominciare a ridurre il piano di acquisto titoli prima del previsto

di Antonio Cardarelli 19 Agosto 2021 09:23
financialounge -  Borse europee Federal Reserve mercati Piazza Affari

Sulla scia di Wall Street, anche le Borse europee cominciano la seduta di oggi in ribasso. Piazza Affari perde l'1,2% in avvio, stesso valore segnato da Francoforte e Madrid. Fanno peggio, invece, Londra e Parigi che aprono in rosso di oltre un punto e mezzo percentuale.

LE MOSSE DELLA FED


Dai verbali dell'ultima riunione della Federal Reserve si evince la possibilità che la banca centrale americana cominci a ridurre gli acquisti di titoli prima della fine del 2021 e il mercato reagisce negativamente. Attualmente la Fed, allo scopo di contrastare la crisi economica causata dal coronavirus, acquista titoli di Stato (80 miliardi di dollari al mese) e titoli garantiti da mutui ipotecari (40 miliardi di euro al mese).

WALL STREET


Pur ritenendo ancora "incerto" l'outlook economico a causa della variante Delta, i banchieri della Federal Reserve ritengono possibile l'inizio del tapering (la riduzione dell'acquisto dei titoli) prima della fine del 2021. Wall Street ieri ha reagito con il secondo calo di fila dopo una serie di sedute record. Male soprattutto il Dow Jones, che ha registrato il peggior ribasso mensile. Anche oggi, nella mattinata europea, i futures americani sono in rosso.

ASIA IN ROSSO


Wall Street manda in rosso anche la Borsa di Tokyo, dove il Nikkei perde l'1,1% a 27.281,17 punti. Pesa sul listino anche la caduta di Toyota (-4,5%) dopo che il Nikkei ha riportato che la casa automobilistica taglierà del 40% la produzione di auto, a settembre, per la carenza di chip. Male anche le altre Borse asiatiche. Hong Kong e Shanghai, quando manca poco alla chiusura, perdono rispettivamente il 2,5% e lo 0,5% sia a causa della diffusione dei contagi che della stretta governativa contro i super ricchi.

MATERIE PRIME


Sul fronte materie prime prosegue il calo del petrolio. Il Wti perde il 2,7% a tocca quota 63,5 dollari al barile, il Brent scende del 2,3% e raggiunge i 66,7 dollari al barile. Stabile l'oro a 1.782 dollari l'oncia. Il dollaro acquista forza rispetto all'euro. Spread tra Btp e Bund in leggero aumento (104 punti) in avvio di seduta.
Share:
Trending