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La giornata sui mercati

Borse europee in rosso dopo i dati deludenti della Cina e l'entrata dei talebani a Kabul

Non basta il rimbalzo dell'economia giapponese a rassicurare gli investitori già preoccupati dalla recrudescenza della pandemia. Gli indici asiatici chiudono in negativo

di Stefania Scordio 16 Agosto 2021 09:20
financialounge -  cina Jerome Powell mercati

Parte in territorio negativo la giornata di Piazza Affari con un calo di quasi un punto percentuale (0,7%) sul quale si allineano anche Londra, Parigi, Francoforte e Madrid. Tokyo conclude le contrattazioni con -1,62% nonostante i dati positivi dal fronte macroeconomico. Hong Kong viaggia su una perdita di mezzo punto, mentre Shanghai ha chiuso poco sopra la parità. Alle preoccupazioni legate alla variante Delta si aggiungono gli ultimi eventi in Afganistan: la presa di Kabul da parte dei talebani, l'evacuazione delle ambasciate dei paesi della Nato, e il caos negli snodi commerciali si riflettono anche sul mercato delle materie prime. Tra le commodities, il Wti e il Brent scendono di circa il 2%. Il cross euro/dollaro mantiene l'1,17.

LA CINA RALLENTA


Poco rincuoranti i dati macroeconomici che riguardano Pechino. Dopo l'aumento di giugno (8,3%), nel mese di luglio la produzione industriale ha mancato le previsioni di mercato crescendo del 6,4% contro l'atteso 7,8% a causa della diffusione delle variante Delta, soprattutto nelle aree rurali, che ha rallentato il settore manifatturiero. In calo di qualche punto anche le vendite al dettaglio che, sebbene abbiano registrato un rialzo dell'8,5%, hanno subito un calo rispetto al mese di giugno (12,1%) e rispetto alle attese degli analisti (11,5%). In linea con quanto detto, il tasso di disoccupazione cinese si attesta al 5,1%. A giugno era del 5%.

IL GIAPPONE RIMBALZA


L'indice di Tokyo subisce le preoccupazioni legate all'aumento dei nuovi contagi giornalieri che restano al di sopra dei 10.000. Le preoccupazioni legate alla pandemia si uniscono alla poca fiducia sulla campagna vaccinale, ma non bloccano la crescita: il Pil cresce dello 0,3% nel secondo trimestre, un dato superiore alle attese (+0,5%) e in aumento rispetto al -3,7%. La produzione industriale giapponese del mese di giugno è al 6,5%, stessa percentuale del mese di maggio.

TIMORI INFLAZIONISTICI


Negli Usa gli occhi degli investitori restano puntati sull'inflazione e sugli indici che possano dare qualche suggerimento sullo stato dell'economia come l'Empire State Index elaborato dalla Fed. Questo dato, che misura le condizioni del settore manifatturiero nello Stato di New York, sarà pubblicato prima dell'apertura di Wall Street. Domani poi il presidente della banca centrale americana parlerà ad un evento studentesco.
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