La novità

Le normative europee aumentano le possibilità di controllo sui conti correnti

Facilità di accesso e scambio di informazioni finanziarie e tributarie tra le autorità degli stati membri: l'Italia ha recepito la direttiva Ue 2019/1153

di Redazione 10 Agosto 2021 11:08
financialounge -  Anagrafe tributaria Riciclaggio

L'Unione europea chiede maggiore accessibilità ai dati finanziari per contrastare una serie di reati, e l'Italia si adegua. Lo scorso 5 agosto è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri lo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva Ue 2019/1153 in merito all'agevolazione dell'uso di informazioni finanziarie e di altro tipo.

CONTRASTO DI RICICLAGGIO E TERRORISMO


Riassumendo in modo molto conciso, viene dato accesso all'anagrafe tributaria a più soggetti autorizzati e viene facilitato lo scambio di informazioni e dati finanziari tra le autorità degli stati membri dell'Unione europea. Lo scopo è, sempre riassumendo, contrastare i reati più gravi, a partire dal riciclaggio e dal finanziamento del terrorismo. Un obiettivo, quest'ultimo, che viene potenziato anche grazie al recepimento dell'Action Plan pubblicato dalla Commissione europea il 7 maggio 2020.

I SOGGETTI CHE POSSONO CONTROLLARE


Finora i soggetti autorizzati alla consultazione dell'anagrafe tributaria sui conti bancari erano: l'Uif (Unità di informazione finanziaria), il Nucleo speciale di polizia tributaria e la Dia. Con il recepimento della direttiva Ue 2019/1153, a questi soggetti si aggiungono, per le rispettive competenze, anche: l'ufficio nazionale per il recupero dei beni (Aro), l'autorità giudiziaria e gli ufficiali di polizia giudiziaria, il ministero dell'Interno, il capo della polizia, i questori e il direttore della Direzione investigativa antimafia.

REATI DI MAFIA


Inoltre, per il Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza e per la Dia sarà sempre possibile richiedere informazioni finanziarie che siano necessarie allo svolgimento di un procedimento penale o per l'applicazione di misure di prevenzione patrimoniali antimafia. Per facilitare il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo il decreto prevede che, su esplicita richiesta, le informazioni possano essere scambiate tra le autorità competenti degli stati membri dell'Ue. Il recepimento facilita anche l'accesso ai dati bancari da parte dell'Europol, stabilendo quali enti nazionali dovranno rispondere alle richieste.

REATI PRESUPPOSTO


Infine, il decreto individua anche quali sono i reati presupposto - cioè un fatto criminoso che rappresenta la condizione per la commissione di un altro reato - per i quali l'accesso ai dati bancari e lo scambio di informazioni vengono facilitati. Tra questi reati troviamo: estorsione, reati ambientali, corruzione, frode, contrabbando, rapina o furto, abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato, pirateria e criminalità informatica.
Share:
Trending