L’utile di Intesa Sanpaolo sale a 3 miliardi

Intesa Sanpaolo archivia il primo semestre del 2021 con un utile netto di 3 miliardi, in crescita del 17,8% rispetto allo stesso periodo del 2020. Nel secondo trimestre dell’anno, l’utile è salito del 6,5% a 1,5 miliardi a fronte di previsioni che si fermavano al di sotto del miliardo. Il titolo a Piazza Affari è sotto la parità (-1,35%).

I NUMERI

Tornando al semestre, i proventi operativi sono saliti dell’1,7% a 10,7 miliardi, con interessi netti a 3,9 miliardi (-3,2%) e commissioni nette a 4,7 miliardi (+13,2%). In calo i costi operativi (-2,3% a 5,3 miliardi), per un rapporto cost/income al 49,2%. Il coefficiente Cet1, per quanto riguarda la solidità patrimoniale, deducendo i 2,1 miliardi di dividendi maturati nel semestre, si attesta al 14,9% (15,7% il dato pro-forma a regime).

SEMESTRE IN LINEA CON UTILE MINIMO 2021

I risultati del semestre di Intesa Sanpaolo “confermano la capacità di affrontare efficacemente la complessità del contesto in linea con il conseguimento di 4 miliardi di utile netto minimo per l’anno”, fa sapere la banca in un comunicato. I dati, aggiunge l’istituto di credito, “riflettono la redditività sostenibile, che deriva dalla solidità della base patrimoniale e dalla posizione di liquidità, dal modello di business resiliente e ben diversificato, dalla flessibilità strategica nella gestione dei costi operativi e dalla qualità dell'attivo di Intesa Sanpaolo”.

LA FUSIONE CON UBI BANCA

“La generazione di valore per tutti gli stakeholder - conclude la nota - verrà accresciuta dalle sinergie previste per oltre un miliardo di euro derivanti dalla fusione di Ubi Banca realizzata con successo senza costi sociali e dagli oltre 6 miliardi di euro nel 2020 e oltre 300 milioni di euro nel primo semestre 2021, a valere sull'utile ante imposte, che il gruppo ha destinato all'ulteriore rafforzamento della sostenibilità dei risultati”. Intesa Sanpaolo pagherà circa 3,3 miliardi di dividendi cash entro la fine dell'anno.