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Sfida Cina-Usa

Niente stop alle Ipo cinesi a Wall Street, boom in Borsa per Alibaba e Tencent

Il governo cinese rassicura le grandi banche d'investimento sull'arrivo di capitali esteri nelle aziende quotate, Hong Kong chiude con un rialzo superiore al 3%

di Antonio Cardarelli 29 Luglio 2021 12:13
financialounge -  Alibaba cina Tencent Wall Street

Sospiro di sollievo per i listini asiatici dopo le rassicurazioni sulle Ipo all'estero di aziende cinesi. La notizia è stata data da Fang Xinghai, vicepresidente della China Securities Regulatory Commission, durante un incontro con le banche d'investimento globali. Gli indici asiatici, Shanghai e Hong Kong in particolare, hanno risposto con cospicui rialzi dopo giorni difficili.

SU TENCENTI E ALIBABA


La Borsa di Shanghai ha chiuso in rialzo dell'1,49% mentre l'Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato il 3,24%. Rialzi poderosi per alcune delle società tecnologiche che erano state più colpite dalla stretta regolatoria del governo. Tencent ha chiuso con un +10%, Alibaba +7,7%, Meituan +9,4% mentre l'indice Hang Seng Tech ha chiuso in rialzo del 3,1%.

MESSAGGIO RASSICURANTE


Le rassicurazioni sulla possibilità, per le aziende cinesi, di continuare a quotarsi a Wall Street (mercato di capitali di gran lunga più ricco rispetto all'Asia) hanno fornito benzina ai listini. Inoltre, a livello nazionale, la stessa China Securities Regulatory Commission ha annunciato che le compagnie assicurative verranno invitate ad aumentare gli investimenti e l'offerta per la copertura dei disastri naturali. Ma il messaggio più rilevante, colto immediatamente dai listini, è che forse la stretta del governo sulle società tecnologiche e finanziarie potrebbe essere in futuro meno dura.

NO ALLA CHIUSURA


Il mercato cinese, dunque, sembra ancora ben disposto verso la ricezione dei capitali stranieri. Una considerazione tutt'altro che scontata fino a pochi giorni fa, quando Pechino sembrava fermamente decisa a bloccare le "ingerenze" e gli investimenti esteri nelle società strategiche nazionali. Tuttavia, proprio in virtù delle esigenze di sicurezza nazionali, il governo avrebbe fatto sapere di continuare a vigilare sulle partecipazioni straniere in società cinesi.
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