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L'analisi

Natixis: inflazione Usa e variante Delta fanno meno paura ai mercati

Esty Dwek, Head of Global Market Strategy di Natixis IM, vede possibili incognite in arrivo dalle elezioni tedesche mentre le aspettative di inflazione Usa sono rientrate e anche le varianti del Covid sono meno minacciose

di Virgilio Chelli 12 Luglio 2021 15:05
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Su diversi fronti i motivi di preoccupazione per i mercati si stanno attenuando. Le aspettative di inflazione americana si sono ridotte, gli allarmi sulle varianti e un ritorno dei contagi stanno rientrando sia nei paesi sviluppati che nelle economie emergenti, mentre in USA il presidente Biden continua a portare avanti il suo pacchetto di investimenti infrastrutturali anche se in un percorso a ostacoli. Ma nel panorama delle prossime settimane si profila un altro fattore di incertezza legato alle elezioni tedesche del 16 settembre, che segneranno l’uscita di scena della Cancelliera Angela Merkel. I Verdi hanno recentemente perso terreno nei confronti dell'Unione Cristiano Democratica, ora in testa ai sondaggi, il cui capo Armin Laschet, ha fatto intendere che l'Unione Europea dovrà tornare alle politiche di stabilità del trattato di Maastricht, attualmente sospese.

LA POSIZIONE DI LASCHET SUL PATTO DI STABILITÀ


Secondo Esty Dwek, Head of Global Market Strategy di Natixis Investment Managers Solution, la posizione di Laschet suggerisce difficili negoziati in futuro, dato che la maggior parte dei paesi della UE attualmente non rispetta il trattato di Maastricht, e potrebbero invece voler estendere la sospensione oltre l'attuale scadenza del 2023. Il premier italiano Mario Draghi vorrebbe anche una modifica profonda del vecchio Patto di Stabilità, quando dovesse tornare in vigore. Intanto, sottolinea la Dwek, le aspettative d'inflazione USA si sono ridotte, dato che gli investitori tendono a credere alla narrativa "transitoria" della Federal Reserve, dopo che la maggior parte del movimento al rialzo dei prezzi sembra derivare da strozzature della catena di approvvigionamento, fenomeno che dovrebbe gradualmente rientrare nella seconda parte dell'anno.

I SEGNALI DEL MERCATO DEL LAVORO USA


Inoltre, prosegue l’analisi dell’esperta di Natixis IM, anche gli ultimi dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti confermano la tesi: l'unico segmento con grandi incrementi salariali è il Leisure & Hospitality, quello meno pagato, e inoltre, gli indicatori utilizzati per valutare la ripresa indirizzata da Powell stanno mostrando segni di stagnazione, come mostrano i dati in peggioramento dei tassi di partecipazione alla forza lavoro degli americani senza laurea e della disoccupazione degli afroamericani. Sul fronte del Covid, Dwek segnala che nonostante l'impennata di nuovi casi, i ricoveri nel Regno Unito non sono aumentati in maniera significativa, suggerendo il buon funzionamento dei vaccini contro la variante Delta.

MENO ALLARME SULLE NUOVE ONDATE DEL VIRUS


Il primo ministro Boris Johnson ha ribadito che l'Inghilterra è sulla buona strada per eliminare a breve quasi tutte le restrizioni pandemiche, mentre in alcuni stati degli USA e nelle regioni europee si sta riscontrando un incremento dei contagi, ma rimangono per ora dei cluster ridotti. I mercati emergenti infine continuano a rimanere indietro sul fronte della vaccinazione, ma i casi rimangono molto bassi in Cina e sembrano ormai aver raggiunto il picco in India.

BIDEN NEGOZIA SULLE INFRASTRUTTURE


L’ultimo tassello del quadro esaminato dall’esperta di Natixis IM, è il piano infrastrutturale del presidente Biden, che ha trovato un accordo bipartisan con alcuni senatori repubblicani, per un valore inferiore a 600 miliardi di dollari, ma la strada per l'approvazione “complessiva” rimane complicata. Infatti, osserva Dwek, i democratici si sono espressi a favore di una grande legge di riconciliazione che includa le loro priorità e non solo le infrastrutture tradizionali prima di accettare il pacchetto bipartisan. Con il tetto del debito in arrivo, si potrebbe assistere ad una intensificazione dei negoziati nei prossimi mesi.
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