Più health col tech
Se dare una "vita digitale" ai farmaci ne migliora la qualità
Uno studio di Credit Suisse spiega come trasferire il ciclo di vita di un farmaco - dalla sperimentazione alla somministrazione al paziente - su piattaforme cloud possa produrre enormi benefici: dai test clinici ai tempi di lancio del prodotto
di Redazione 11 Giugno 2021 20:00


Il costo di lancio di un nuovo farmaco sul mercato non è mai stato così alto. Secondo gli studi, ammonta oggi a 1,3 miliardi di dollari ed è il termine di un iter di oltre dieci anni tra la scoperta in laboratorio, l’approvazione da parte della Food & Drug Administration e la somministrazione al paziente.
LANCIARE NUOVI FARMACI SUL MERCATO: UN ITER COMPLESSO
Un report di Credit Suisse dedicato proprio al lancio dei nuovi farmaci sul mercato fa luce sulle dinamiche non sempre agevoli che questo processo comporta. E parte da un dato di fatto: “Anche in seguito a un lancio andato a buon fine, far arrivare il farmaco giusto nelle mani del paziente giusto non è così immediato come si potrebbe pensare, in quanto insorgono spesso complicazioni legate alla copertura assicurativa del paziente, ai programmi di co-payment, alla conoscenza del farmaco da parte dei medici, ecc.”.
LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI TRA FARMACISTI E MEDICI
Lo stesso scambio di informazioni tra i rappresentanti del settore farmaceutico e i medici che prescriveranno il farmaco può andare incontro a degli ostacoli. Come si legge sul report di Credit Suisse, “I colloqui tra gli operatori farmaceutici e i medici durano in media solo tre minuti: risultare efficaci in un lasso di tempo così esiguo è una grande sfida. La non osservanza della terapia costituisce quindi un problema serio, in quanto influenza l'esito del trattamento, conduce a un peggioramento della malattia e aumenta la spesa sanitaria. Alcuni la chiamano ‘il killer silenzioso’. Ricerche estensive hanno mostrato che, persino nei Paesi sviluppati, il rispetto delle terapie prescritte avviene solo nel 50% dei casi, e che la metà dei casi d’inosservanza è su base intenzionale”.
COME LA TECNOLOGIA PUÒ MIGLIORARE LA SPERIMENTAZIONE DEI FARMACI
Tradizionalmente, la scoperta di nuovi farmaci avviene a seguito di numerosi tentativi ed errori. È un processo lento, molto costoso in termini di manodopera ed esposto ad alte percentuali di fallimento. Le società di ricerca e sviluppo computazionale si propongono di migliorare questo processo offrendo strumenti di simulazione che consentano agli scienziati di prevedere le proprietà dei farmaci e di progettarne di nuovi sulla base di modelli. Così facendo si potrebbero ridurre i tempi di sviluppo dei farmaci, rendendo più alta la qualità finale.
I TEST CLINICI AI PAZIENTI
Una delle difficoltà maggiori nel processo di sperimentazione di un farmaco è legata ai test clinici da sottoporre ai pazienti, sia per l’impossibilità di reclutarne un numero sufficiente, sia perché questi, spesso, abbandonano il test senza portarlo a termine.“Dopo che un paziente viene inserito in un test clinico, la sua partecipazione può durate fino a sei o sette anni”, si legge nello studio. “I pazienti devono recarsi regolarmente al centro in cui viene svolto il test clinico e condividere i dati raccolti con i ricercatori a distanza di tempo variabile. Questo oneroso e svantaggioso processo conduce a un tasso medio di abbandono del 30%”.
IL PROBLEMA DELLE TERAPIE NON PORTATE A TERMINE
Secondo alcuni studi presi in esame da Credit Suisse, negli Stati Uniti il 20-30% delle prescrizioni di farmaci non vengono mai compilate e per circa il 50% dei trattamenti relativi a malattie croniche la terapia non viene assunta come prescritta. Tale mancata osservanza causerebbe circa 125 000 decessi e almeno il 10% dei ricoveri ospedalieri, con un costo a carico del sistema sanitario americano compreso tra i 100 e i 289 miliardi di dollari l'anno. “La mancata osservanza viene spesso attribuita all'assenza di coperture assicurative, alle elevate franchigie o ad alte percentuali di co-payment”. In ogni caso, conclude il report, una migliore comunicazione tra medico e paziente, coadiuvata dall’utilizzo della tecnologia, si rivelerebbe vantaggiosa.
COME LA TECNOLOGIA PUÒ CONTRIBUIRE AL PROGRESSO SCIENTIFICO
Infine, per aumentare il livello di digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei farmaci, migliorandone le prestazioni finali, sarebbe importante disporre di una piattaforma cloud integrata che comprenda soluzioni software, applicazioni, datawarehouse, strumenti analitici in grado di semplificare i flussi di dati e di snellire il processo decisionale per tutte le parti interessate. “Possiamo affermare con sicurezza – conclude Credit Suisse – di essere alle soglie di un enorme passo in avanti generazionale nell'ambito dello sviluppo di nuove terapie in campo medico, che trasformerà l’approccio al trattamento, rendendo le malattie oggi incurabili trattabili o prevenibili. In questo nuovo mondo, gli strumenti e le tecnologie digitali rivestiranno un ruolo cruciale”.