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Sulle tavole degli italiani in lockdown boom del tonno in scatola

Nel 2020 il consumo è aumentato del 33% rispetto al 2019 e la produzione nazionale ha raggiunto le 80.300 tonnellate

di Matia Venini 26 Maggio 2021 11:10
financialounge -  export lockdown produzione Tonno in scatola

Durante il primo lockdown le dispense degli italiani si sono riempite di lievito, penne rigate, pasta per la pizza, ingredienti per i dolci e… tonno in scatola. Sì, perché mentre sui social network impazzava la mania degli chef gourmet casalinghi che mostravano i progressi in cucina conseguiti durante il periodo di reclusione in casa, numeri alla mano le vere protagoniste della spesa della primavera del 2020 sono state le lattine contenenti filetti di pesce sott’olio: tonno, ma non solo.

NUMERI INTERNI


Secondo una ricerca di Doxa nel 2020 il consumo del tonno in scatola in Italia è aumentato del 33%, risultando essere uno dei comparti migliori dell’industria alimentare del nostro Paese. Il valore di mercato è stato di 1,4 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto al 2019, con una produzione nazionale di 80.300 tonnellate, l’8,2% in più dell’anno precedente, e un consumo pro capite di circa 2,67 kg.

L’EXPORT


Il tonno in scatola di produzione italiana ha avuto poi un discreto successo anche all’estero. L’export ha raggiunto le 30.500 tonnellate, con una crescita del 18,6% sul 2019. Un numero rilevante frutto delle caratteristiche tipiche delle conserve ittiche: lunga durata, facilità di conservazione, accessibilità economica e valori nutrizionali pari a quelli del pesce fresco.

FATTURATO E VALORE DEL COMPARTO


L’Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare (Ancit) ha stimato per il 2020 un fatturato complessivo di circa 405 milioni di euro. Il dato non riguarda solo il tonno in scatola, ma anche le altre conserve come quelle di sgombro, acciughe e sardine. Il valore totale del comparto è stato calcolato in oltre un miliardo e 810 milioni.
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