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Economia post-Covid

Con finanziari, energia e materiali di base pronti al ritorno della rotazione ciclica

Esty Dwek (Natixis Investment Managers Solution) spiega perché il trade di reflazione dovrebbe riprendere nel corso dei prossimi mesi e indica le opportunità in ambito azionario e del reddito fisso

di Leo Campagna 6 Maggio 2021 19:00
financialounge -  Natixis Post Covid rotazione Scenari

Il boom registrato dall'economia statunitense, la crescita cinese che non perde slancio e l’accelerazione delle campagne vaccinali anti Covid-19 in Europa disegnano una traiettoria in continuo miglioramento per le prospettive di crescita globale.

UNA FORTE RIPRESA NELLA SECONDA PARTE DELL’ANNO


“Il prolungato periodo di confinamento non ha fermato il Vecchio Continente i cui più recenti dati hanno superato le attese. La seconda metà dell'anno dovrebbe vedere una forte ripresa alimentata dalla domanda finora repressa e dai supporti derivanti dal Recovery Fund”, fa sapere Esty Dwek, Head of Global Market Strategy, Natixis Investment Managers Solution. La manager segnala che i dati macro degli Stati Uniti continuano a battere le aspettative, grazie anche a misure di contenimento più morbide, un sostegno fiscale significativo e il supporto della Federal Reserve.

LA CINA DOVREBBE SUPPORTARE IL CONTINENTE ASIATICO


In Asia, invece, una maggior lentezza nella campagna vaccinale in tutta la regione e il picco di contagi in India potrebbero rallentare le riaperture: tuttavia le prospettive stanno migliorando. Da un lato, le aspettative di inflazione si sono stabilizzate nel corso del mese e i rendimenti del Treasury hanno smesso di salire. Dall’altro, la Cina, sebbene sia destinata inevitabilmente a rallentare dal suo livello attuale di ripresa, dovrebbe comunque mantenere un ritmo sostenuto: le previsioni di crescita per il 2021 si attestano infatti intorno all'8% su base annua, elemento che dovrebbe aiutare a supportare il continente asiatico.

EUROPA E ASIA EX GIAPPONE IN POLE POSITION


“Più in generale - sottolinea Dwek - se dovesse confermarsi l’inizio della riduzione dei contagi a livello mondiale, le prospettive di riapertura dovrebbero nuovamente migliorare e il trade di reflazione dovrebbe riprendere nel corso dei prossimi mesi”. Di conseguenza, la manager di Natixis ritiene che la rotazione ciclica possa riprendere, trainata dai settori finanziari, energia e materiali di base. A beneficiare di più delle aspettative di riapertura, dell'aumento dei prezzi delle materie prime e del rilancio del commercio globale dovrebbero essere l’Europa e la regione dell’Asia ex Giappone.

SOTTO CONTROLLO I POTENZIALI PERICOLI


“Gli elementi di supporto a medio termine per i mercati azionari restano invariati e spaziano dalla spesa fiscale al progresso nelle vaccinazioni, dalle potenzialità di recupero dei profitti aziendali alle politiche accomodanti delle banche centrali. Di conseguenza ricerchiamo opportunità per incrementare l’esposizione azionaria tenendo però sotto controllo i potenziali pericoli come un aumento dei rendimenti obbligazionari o dei prezzi del petrolio, oppure un sostanziale miglioramento sul fronte pandemico”, specifica l’esperta.

FOCUS SUGLI HIGH YIELD MA CON APPROCCIO SELETTIVO


Nell’ambito del reddito fisso, invece, Dwek ritiene che il movimento al rialzo dei rendimenti obbligazionari possa ancora allungarsi ulteriormente nel breve termine, prima di fare un nuovo passo indietro. Questo induce la manager a prediligere le duration più brevi (meno sensibili ai movimenti sui tassi), rimanendo prudente nel segmento dei governativi. ”Le obbligazioni societarie restano interessanti, sebbene il limitato spazio di riduzione degli spread e la duration più lunga suggeriscono meno potenziale di rialzo all’orizzonte. Al contrario l'high yield potrebbe registrare performance migliori perché è meno sensibile ai tassi, ma sempre tramite un approccio selettivo”, puntualizza la manager.

LE POTENZIALITÀ DEL DEBITO EMERGENTE


Per quanto riguarda infine i mercati emergenti, che storicamente soffrono l’aumento dei rendimenti USA, stavolta evidenziano fondamentali più robusti rispetto a simili fasi già sperimentate nel passato. “Il debito societario degli emergenti in valuta forte ha peraltro più spazio per un restringimento degli spread e quindi il potenziale per assorbire un incremento dei rendimenti del Treasury”, conclude l’Head of Global Market Strategy, Natixis Investment Managers Solution.
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