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Strategie d'investimento

Sfruttare la volatilità per intercettare punti di ingresso migliori

Erik Knutzen (Neuberger Berman) ritiene probabile un aumento della volatilità e consiglia agli investitori non solo di difendersi da essa attraverso la diversificazione, ma anche di sfruttarla per affrontare il nuovo ciclo

di Leo Campagna 11 Marzo 2021 21:00
financialounge -  Erik Knutzen mercati Neuberger Berman Scenari volatilità

La visione di forte consenso presente tra gli investitori che prevedeva una ripresa da inizio ciclo non appena le economie avessero aperto e i programmi di stimoli fatto sentire i primi effetti, si è incrinata nelle ultime settimane. “A turbare i mercati, i timori di una maggiore inflazione, il riacutizzarsi delle preoccupazioni di una stretta monetaria, l’aumento dei rendimenti obbligazionari e la sensibilità dei mercati azionari ai tassi di interesse”, spiega Erik Knutzen, Chief Investment Officer – Multi-Asset Class di Neuberger Berman.

VIX INDEX E MOVE INDEX


Il CBOE S&P 500 Volatility Index (VIX), che misura la volatilità di Wall Street, da metà febbraio si è posizionato stabilmente sopra 20, implicando che gli operatori di mercato si aspettano correzioni dell’azionario tra il 5% e il 10% mentre da inizio anno c’è stata solo una flessione del 3,5% a fine gennaio e del 4% da metà febbraio. Stavolta, inoltre, non è possibile diversificare il portafoglio con i titoli di Stato, che da inizio anno hanno perso tra il 3% e il 6% con punte, per la parte lunga della curva, del -10%. A fine febbraio, il Merrill Lynch Option Volatility Estimate (MOVE index), che alcuni chiamano il “VIX obbligazionario”, ha registrato un’impennata, superando addirittura il VIX.

TIPS, MATERIE PRIME E OBBLIGAZIONI SOCIETARIE


Per una diversificazione efficace, segnala Knutzen , si può puntare sugli asset esposti a una ripresa della crescita e dell’inflazione. Tra quelli che evidenziano prezzi ragionevoli per essere stati a lungo trascurati, figurano i Treasury indicizzati all’inflazione (TIPS) e anche le materie prime, che risentono di meno delle variazioni di tassi, e le obbligazioni societarie ad alto rendimento, che hanno mostrato di essere quasi immuni alla volatilità che ha colpito le azioni e i titoli di Stato.

LE STRATEGIE LIQUID ALTERNATIVE


“Meritano attenzione pure le strategie liquid alternative che si propongono di individuare fonti di rendimento decorrelate dai mercati azionari e obbligazioni e che, in alcuni segmenti come le strategie insurance-linked, presentano attualmente profili interessanti”, rivela il manager di Neuberger Berman. Knutzen, a inizio anno, ha adottato un posizionamento relative value in tutti i portafogli, sia per trarre vantaggio della crescita reflazionistica di inizio ciclo, sia per non risultare eccessivamente esposto al rischio di consenso. Per esempio si è posizionato al ribasso sulle large cap USA con valutazioni eccessive e sensibili ai tassi e al rialzo sulle small cap statunitensi e sull’azionario giapponese.

LE FASI DI VOLATILITÀ CREERANNO OPPORTUNITÀ


“Durante la volatilità di fine gennaio e fine febbraio, abbiamo reso ancora più direzionali queste scelte mantenendo le posizioni rialziste sulla Borsa di Tokyo e sulle small cap USA e riducendo quelle ribassiste sulle large cap statunitensi. In parallelo, abbiamo rafforzato le posizioni nei mercati particolarmente esposti alla ripresa di inizio ciclo e con valutazioni relativamente interessanti, puntando sul FTSE 100 Index del Regno Unito”, fa sapere il CIO Multi-Asset Class di Neuberger Berman. Secondo il manager la volatilità creerà punti di ingresso migliori nel corso dell’anno che andranno capitalizzati per sfruttarne il potenziale di rialzo e questo potrà richiedere anche l’adozione di un approccio maggiormente tattico.
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