Il mercato punta su Draghi premier

L’ipotesi era in ballo già da diverso tempo, ma le difficoltà nel trovare una nuova maggioranza a sostegno di un governo Conte-ter hanno riportato in auge il nome di Mario Draghi come nuovo capo dell’esecutivo. Il mandato esplorativo conferito dal presidente Mattarella al presidente della Camera Fico, infatti, non sembra aver dato i frutti sperati. Le perplessità di Italia Viva restano, e la strada verso un terzo governo a guida Conte sembra essere difficoltosa.

SPREAD IN CALO

Tuttavia, Mattarella sembra essere determinato a dare un governo all’Italia evitando le elezioni prima di giugno. E il nome che potrebbe mettere d’accordo (quasi) tutti sembra essere quello di Mario Draghi. La reazione dello spread Btp/Bund, in calo verso i 112 punti base, viene letta da molti osservatori come una reazione a questa ipotesi. Ovviamente, a meno che Fico non riesca a trovare una quadra entro questa sera, quando sarà chiamato al Quirinale per riferire a Mattarella.

SPINOZZI: “MERCATO OTTIMISTA SU DRAGHI”

"Il mercato è ottimista sull'esito della crisi di governo in Italia e sta iniziando a scontare lo scenario di Draghi come presidente del Consiglio", ha affermato Althea Spinozzi, strategist di Saxo Bank, all’agenzia Reuters, aggiungendo che si tratterebbe di “un messaggio pro-Europa”. Uno scenario, quello con Mario Draghi alla guida del governo, che oltre ad allontanare l’ipotesi di elezioni anticipate a marzo, garantirebbe una guida autorevole nella gestione – delicata e storica – dei fondi del Recovery Plan.

LE INCOGNITE

L’ipotesi di un governo tecnico accontenterebbe Italia Viva, ma potrebbe scontentare almeno una parte dei 5Stelle. Per questo, a sostegno di un eventuale governo Draghi potrebbero arrivare i voti di Forza Italia e, seppur in modo meno convinto, della Lega. Inoltre, rimane sempre da verificare la disponibilità dello stesso Mario Draghi ad accettare l’incarico in una fase così delicata e con una maggioranza poco chiara. Per il momento, il solo nome di Draghi sembra bastare al mercato per continuare a dare fiducia ai titoli governativi italiani.