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Sfide globali

I primi 20 anni di BlueOrchard: l'impegno per il clima e per i Paesi in via di sviluppo

La società svizzera è in prima linea per ridurre povertà ed effetti del cambiamento climatico, sostenuta da grandi investitori come Schroders

di Gaia Terzulli 13 Gennaio 2021 22:00
financialounge -  BlueOrchard cambiamento climatico paesi in via di sviluppo Scenari Schroders svizzera

La pandemia da Covid-19 si è abbattuta come uno tsunami sui Paesi in via di sviluppo. Non solo per l’impatto igienico-sanitario che il virus ha avuto in aree della Terra già arretrate, ma soprattutto perché minaccia di annientare decenni di progressi compiuti per ridurre povertà e disuguaglianze a livello globale.

UN FONDO PER I PAESI IN VIA DI SVILUPPO


È su questo obiettivo che, nel 2020, la società svizzera di investimenti a impatto, BlueOrchard, ha concentrato i suoi sforzi. A partire dal fondo ad hoc creato per supportare le piccole e medie imprese dei mercati emergenti e di frontiera, il “BlueOrchard Covid-19 Emerging and Frontier Markets MSME Support Fund”, che ha già raggiunto un primo closing di 160 milioni. Il fondo è sostenuto da importanti investitori pubblici e privati, tra cui Schroders e una serie di istituti finanziari per lo sviluppo globale, come CDC, DFC, FSDA.

IL GOAL DELLE INFRASTRUTTURE


Per poter emergere e competere a livello globale i mercati in via di sviluppo necessitano di infrastrutture essenziali. BlueOrchard ha provato a rispondere a questa esigenza creando un fondo, il BlueOrchard Sustainable Assets Fund (BOSAF), che investe in asset infrastrutturali sostenibili, nei segmenti dell’energia rinnovabile, dei trasporti e dei servizi per la gestione dei dati. Schroders ha impegnato 15 milioni di dollari di seed money per allinearsi al senior capital al primo closing.

L'IMPEGNO PER IL CLIMA


La società svizzera si impegna poi a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici sulle aree più vulnerabili del pianeta e lo fa attraverso un terzo fondo, l’InsuResilience, che ad oggi ha contribuito a proteggere 25 milioni di persone in comunità economicamente fragili e mira a raggiungere tra i 90 e i 145 milioni di beneficiari entro il 2050.

VENT'ANNI DI LOTTA PER IL PIANETA


“Siamo fermamente convinti che il settore privato abbia sia la responsabilità che le risorse per generare un impatto positivo sul mondo”, ha dichiarato Peter Fanconi, Chairman of the board di BlueOrchard in occasione del ventesimo anniversario della società. “Accogliamo con entusiasmo i prossimi 20 anni, in cui miriamo ad aumentare il nostro impatto a livello globale insieme ai nostri partner”.

 
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