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Perché essere ancora rialzisti sulle obbligazioni societarie per i prossimi due mesi

Per Mark Dowding, CIO di BlueBay, il vero test del mercato arriverà nella seconda parte dell’anno quando la crescita solida dell’economia in generale potrebbe coincidere con un contesto più sfidante per gli asset finanziari

di Leo Campagna 10 Gennaio 2021 10:00
financialounge -  BlueBay bond investimenti Morning News obbligazioni Scenari

L’avvio del nuovo anno è simile a come era terminato il 2020. Negli ultimi mesi, le politiche monetarie e fiscali di supporto nel breve termine e le speranze di una crescita più solida nel lungo termine hanno creato condizioni favorevoli per i mercati. “Solo se prendesse corpo l’ipotesi che le autorità fossero pronte a non incrementare ulteriormente gli stimoli potrebbe esserci un cambio di paradigma. Ma ora, al contrario, qualsiasi cattiva notizia sul virus si traduce in aspettative di ulteriori politiche accomodanti e quindi nuovi acquisti di asset”, fa sapere Mark Dowding, CIO di BlueBay.

IL RISCHIO DI VACCINI NON EFFICACI


L’esperto ammette che l’unico vero rischio che potrebbe cambiare questa situazione sarebbe uno sviluppo in cui i vaccini si rivelassero non efficaci come sperato ma non sembra esservi un rischio significativo se non una remota possibilità contro la nuova variante sudafricana.

RIALZISTI SULLE OBBLIGAZIONI SOCIETARIE


“Continuiamo a restare corti (ribassisti) sulla duration dei Treasury Usa e lunghi (rialzisti) sulle obbligazioni societarie e sui titoli sovrani. Restiamo inclini a realizzare i profitti sulle posizioni che hanno funzionato: per esempio abbiamo ridotto l’esposizione ai Btp italiani a lunga scadenza nel corso dell’ultima settimana, con gli spread periferici ai minimi recenti. Continuiamo a cercare opportunità in modo selettivo nelle nuove emissioni e siamo generalmente disposti ad aumentare il nostro focus sulle posizioni relative-value. La nostra attenzione è sui settori e sulle singole emissioni in quanto dovrebbero emergere significative divergenze nei prossimi mesi, sulla base delle differenti performance in ambito economico e finanziario”, spiega Dowding

LA NARRATIVA DEL MERCATO NON CAMBIERÀ NEI PROSSIMI DUE MESI


Il CIO di BlueBay è convinto che la narrativa di mercato non cambierà nei prossimi due mesi, anche se, dopo il rally degli spread dell’ultimo trimestre, qualsiasi ulteriore compressione sarà probabilmente molto più lenta. Più in particolare, si aspetta che i rendimenti Usa aumentino nel medio periodo, sebbene con movimenti graduali sullo sfondo degli sviluppi del Covid-19. In ambito valutario, il dollaro Usa dovrebbe indebolirsi sebbene i margini di ulteriore calo sembrano ridursi. Infatti, dopo un periodo durante il quale gli Stati Uniti sono stati penalizzati dalla diffusione del virus, ora potrebbero essere avviati verso una rinnovata sovraperformance.

IL VERO TEST ARRIVERÀ NELLA SECONDA METÀ DELL’ANNO


“Riteniamo che il vero test arriverà nella seconda metà dell’anno, quando i dati sulla crescita potrebbero risultare molto più solidi sulla base della domanda repressa. È vero che è improbabile un inasprimento nel breve delle politiche monetarie e fiscali tuttavia, anche il semplice fatto che non saranno annunciati altri accomodamenti, potrebbe essere sufficiente per innescare una correzione”, specifica Dowding che, a questo proposito, ricorda la traiettoria a “K” della ripresa, con Wall Street al rialzo e l’economia reale in calo.

LA TRAIETTORIA A “K” DELLA RIPRESA


“Più avanti nel corso dell’anno questa forma a ‘K’ potrebbe invertirsi. La crescita solida dell’economia in generale potrebbe infatti coincidere con un contesto più sfidante per gli asset finanziari: siamo convinti che per gli investitori sarà importante essersi posizionati ben in anticipo per questa svolta potenziale”, puntualizza il CIO di BlueBay. Tuttavia, per Dowding, almeno per ora, il virus ha rimandato questo punto di flesso ancora di qualche mese, quindi la tendenza nel 2020 dovrebbe rimanere ampiamente intatta.
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