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BlackRock: nel 2021 proseguirà la crescita dei titoli tecnologici

Nel global outlook Bruno Rovelli, Chief Investment Strategist BlackRock Italia, delinea l’asset allocation giusta per un regime economico fatto di tassi bassi, nuova globalizzazione e sostenibilità

di Antonio Cardarelli 17 Dicembre 2020 08:00
financialounge -  BlackRock Bruno Rovelli Morning News Outlook 2021 Scenari

Il 2021 sarà l’anno giusto per un nuovo regime degli investimenti basato su tre temi principali: nuovo equilibrio per i tassi nominali, riconfigurazione della globalizzazione e accelerazione nei trend strutturali. Ipotizzando un ritorno alla normalità economica nel prossimo anno Bruno Rovelli, Chief Investment Strategist BlackRock Italia, riassume così la view in termini di asset allocation: sì ad azioni e obbligazioni corporate con sovrappeso su tech e healthcare, atteggiamento positivo verso titoli pro-ciclici e quindi sulle small cap, sì a obbligazioni High Yield e debito emergente di Cina e Asia, sovrappeso su obbligazioni governative inflation linked e della periferia dell’Eurozona. Il tutto con uno spazio “trasversale” riservato agli asset sostenibili, sia nell’azionario che nell’obbligazionario.

UNA CRISI DIVERSA DALLE ALTRE


Ma prima di arrivare alla risposta in termini di portafoglio, Rovelli ha commentato l’impatto della crisi provocata dalla pandemia sulle economie globali sottolineando le differenze con la crisi finanziaria globale del 2008. Secondo l’esperto di BlackRock, l’impatto del Covid-19 è “più simile a un disastro naturale che a una normale recessione o una crisi finanziaria”. Nell’ultima crisi finanziaria, infatti, la perdita cumulata del PIL americano su un orizzonte di 40 trimestri è stata quantificata in -50%. Questa volta, secondo le stime del BlackRock Investment Institute, lo shock sarà minore e potrebbe attestarsi su un -10% in termini di mancata crescita.

TASSI NOMINALI FERMI ANCORA PER MOLTO


L’altro importante punto analizzato da Bruno Rovelli è stato quello dei tassi nominali. In passato, con le economie in accelerazione dopo le crisi, le banche centrali erano solite alzare i tassi per frenare l’inflazione. Questa volta, secondo Rovelli, non sarà così perché le banche centrali sono in un nuovo regime di policy e i tassi, probabilmente, rimarranno ancora fermi nei prossimi anni o saliranno solo dopo un concreto aumento dell’inflazione. L’altra grande differenza con il passato, ha spiegato Rovelli, risiede anche nel coordinamento efficace tra politiche monetarie e fiscali, che questa volta ha consentito di rispondere prima e meglio alla crisi. E proprio questo coordinamento, secondo l’esperto, rende anche sostenibile la mole di debito cresciuta soprattutto negli Usa.

GLOBALIZZAZIONE E CONFRONTO USA-CINA


Ma nei prossimi anni assisteremo anche a un processo già iniziato e accelerato dalla crisi pandemica: la riconfigurazione della globalizzazione, cosa diversa dalla de-globalizzazione. “Andremo incontro a una regionalizzazione dei flussi commerciali e delle filiere produttive, in special modo per le produzioni strategiche – ha spiegato Rovelli – con un inasprimento del confronto tra Usa e Cina sui temi tecnologici fondamentali per il futuro”. Questa nuova globalizzazione, secondo l’esperto di BlackRock, si organizzerà sempre più su un mondo bipolare, con la Cina che diventa sempre più importante, anche grazie alla spinta ricevuta dall’economia in uscita dalla crisi da Covid-19.

ESG TEMA TRASVERSALE


A fare da sfondo a queste tematiche sara la crescita dei trend strutturali legati principalmente alla tecnologia e soprattutto alla sostenibilità, che secondo Rovelli permetterà di evitare la decrescita economica nei prossimi anni: “Le aziende ESG faranno meglio di quelle non sostenibili per molti anni ancora”, ha spiegato Rovelli. Infine, volgendo lo sguardo all’Europa e in particolare all’Italia, l’esperto di BlackRock conferma la view positiva sulle obbligazioni governative periferiche dell'Eurozona e vede spazio per un ulteriore restringimento dello spread tra Btp e Bund grazie a fondamentali dell’economia italiana “non deboli” e all’aumento del risparmio privato.
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