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Dominano le multinazionali

Capital Group: guida alle aziende di successo nell’era del Covid-19

È stato un anno difficile, ma anche uno dei migliori di sempre per le grandi multinazionali con modelli di business digitali efficienti, che in molti casi hanno visto crescita in accelerazione durante la recessione

di Virgilio Chelli 12 Novembre 2020 07:45
financialounge -  Capital Group Covid-19 e-commerce Morning News multinazionali Scenari

Anche in un contesto come quello attuale segnato dalla pandemia e caratterizzato da difficoltà commerciali mai viste prima è possibile trovare opportunità di investimento interessanti. La chiave è ricordare che il commercio globale non implica solo il trasferimento di beni fisici da un luogo all’altro ma avviene sempre più online con servizi e transazioni digitali, che in molti casi non sono soggetti a restrizioni alle frontiere. Il Covid ha fatto emergere un ampio divario tra società con capacità globali di e-commerce ben sviluppate e quelle che hanno difficoltà nelle attività online. Il 2020 è stato difficile, ma anche uno dei migliori anni di sempre per le grandi multinazionali con modelli di business digitali efficienti. E in molti casi, la loro crescita ha subito un’accelerazione proprio durante la recessione.

IL TREND DEI PAGAMENTI DIGITALI


Lo sottolinea in un commento sulle opportunità di investimento emerse con la pandemia Jody Jonsson, Gestore di portafoglio azionario di Capital Group, che cita Amazon, Alphabet, Facebook e Netflix come i nomi che vengono subito in mente quando si pensa ai leader del digitale, ma aggiunge che ci sono anche processori di pagamento online come PayPal, provider di cloud computing come Microsoft e produttori di chip come Taiwan Semiconductor che hanno dimostrato una resilienza incredibile durante una fase di estrema volatilità. In particolare, secondo Jonsson, le società che si occupano di processare i pagamenti digitali rappresentano un’opportunità davvero interessante poiché hanno registrato un forte aumento delle transazioni 'contactless'.

I FATTORI DI RESILIENZA DELLE MULTINAZIONALI


Secondo l’esperto di Capital Group è un trend di lungo termine, perché, una volta terminata questa crisi, molte più persone si sentiranno a proprio agio nell’effettuare pagamenti digitali e probabilmente non sentiranno la necessità di utilizzare il contante come prima. E questo è un grande vantaggio per aziende come PayPal, Mastercard, Visa e MercadoLibre, tra le altre. Tra dieci anni, prevede Jonsson, i pagamenti digitali saranno la norma e la gente "guarderà storto" chi paga in contante. Inoltre, la resilienza delle multinazionali nei periodi incerti fa leva, in generale, su manager intelligenti, tenaci ed esperti che hanno sperimentato ogni genere di contesto commerciale, favorevole e sfavorevole.

I FORTI NE USCIRANNO PIU’ FORTI


Per la maggior parte, sottolinea l’analisi di Capital Group, si tratta di società di grandi dimensioni, ben capitalizzate e ben consolidate che possono trovare una strada per il successo indipendentemente dalle difficoltà. Secondo Jonsson, le grandi imprese globali usciranno dalla pandemia ancora più forti di prima, semplicemente perché sono in grado di resistere meglio alla tempesta. Capital Group segnala che durante la pandemia sono emersi anche altri temi di investimento interessanti come l’assistenza sanitaria, settore che sta ovviamente ricevendo molta attenzione.

OPPORTUNITA’ NELLA SANITA’ E NEL RETAIL


Gli occhi di tutti sono puntati sulle aziende farmaceutiche che stanno lavorando al vaccino, ma per Capital Group ancora più interessanti sono i produttori di apparecchiature e forniture mediche, come Thermo Fisher. Infatti non sappiamo con certezza chi sarà il primo a sviluppare un vaccino sicuro ed efficace, ma sappiamo che dovranno acquistare i materiali e le attrezzature specialistiche da aziende meno conosciute. Un altro settore analizzato da Capital Group è il retail, dove le aziende già forti stanno diventando sempre più forti, come ad esempio le americane Costco e Home Depot e in generale chi ha saputo soddisfare una domanda in crescita vertiginosa riuscendo ad aumentare la quota di mercato.

NON SOLO NOMI AMERICANI


I nomi della ‘guida’ di Capital Group proseguono con Nike, altra società che ha registrato ottimi risultati spostando aggressivamente le vendite sul web. In sostanza, secondo Capital Group, la crisi da Covid ha rafforzato la solidità dei modelli di business efficaci. Molte di queste multinazionali sono americane, ma l'azienda di investimenti consiglia di non concentrarsi esclusivamente sugli USA, rilevando che l’azionario europeo, anche se ha accumulato un ritardo, offre anche leader a livello mondiale, come Nestlé, la prima azienda alimentare del mondo, e LVMH, la più grande realtà globale nei beni di lusso.

ANCHE OPPORTUNITA’ EMERGENTI


Qualunque sia la nazionalità, secondo Capital Group bisogna guardare a società globali in un contesto di opportunità globali, anche nei mercati emergenti. Jonsson fa l’esempio di Taiwan Semiconductor, diventata il più grande produttore di chip al mondo con clienti come Apple, Sony e Qualcomm, e sottolinea che molti altri paesi, come Cina, India e Brasile, stanno coltivando giganti che fanno già grande concorrenza agli omologhi statunitensi ed europei.

CAPACITA’ DI ADATTARSI


Le aziende indicate da Capital Group sono inoltre capaci di adattarsi a un contesto commerciale globale caratterizzato da guerre commerciali, diffusione del populismo e preoccupazioni per il virus, mantenendo le produzioni e le basi di clienti a livello globale, e aumentando sempre più la presenza operativa locale. Il fenomeno è definito da Capital Group come 'multi-localizzazione', che implica il ritorno di alcuni segmenti della catena produttiva negli Stati Uniti, continuando a esternalizzarne altri e creando nuovi impianti in aree chiave in tutto il mondo. Come investitore a lungo termine, Capital Group ritiene che il 2021 sarà comunque un periodo di transizione difficile, perché fino a quando non avremo un vaccino, il percorso verso la ripresa rimarrà decisamente incerto.
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