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LIVE - Biden aumenta vantaggio su Trump e Wall Street chiude in forte rialzo

Testa a testa tra Donald Trump e Joe Biden per la presidenza con il rischio di una lunga battaglia legale. I commenti e l'andamento dei mercati

di Redazione 4 Novembre 2020 10:08
financialounge -  Elezioni Usa 2020 mercati

Mentre negli Usa prosegue lo spoglio elettorale, con i prevedibili ritardi provocati dalla grande mole di voti arrivata per posta, i mercati finanziari restano in attesa di un quadro più chiaro. Ecco come si stanno muovendo le Borse e gli asset nel mondo, e quali sono i commenti delle principali società di gestione del risparmio.

22:00 DOW JONES VERSO MIGLIORE SEDUTA POST-ELETTORALE DA BEN 120 ANNI


Aumenta il vantaggio di Joe Biden che sorpassa Donald Trump in Michigan e Nevada, e vince in Wisconsin. In alcuni Stati chiave resta decisivo il voto postale e il verdetto finale slitta. Nonostante non sia ancora ufficiale il nome del nuovo presidente, Wall Street chiude in forte rialzo. Il Dow Jones (+1,36%) vola verso la sua migliore giornata post-elettorale da 120 anni. Lo S&P500 (+2,15%) e Nasdaq (+3,85%) mettono a segno i loro maggiori guadagni della storia in un giorno post-voto.



17:15 ABERDEEN STANDARD INVESTMENTS: “UNA VITTORIA SUL FILO DI LANA METTE PRESSIONE SULLA FED”


“La reazione dei mercati finora è stata decisamente ordinata. Abbiamo visto gli investitori ritirare le loro scommesse su una vincita convincente di Biden, ma in ogni caso l’atmosfera sui mercati è relativamente tranquilla. È troppo presto per capire chi vincerà alla fine, quindi meglio stare seduti ad aspettare. La mancanza di chiarezza indirizza l’attenzione sulle prossime mosse della Fed. Parte della quiete sui mercati si basa sulla consapevolezza che la Fed interverrà in caso di un aumento significativo della volatilità. Ciononostante occorre anche considerare che l’intervento della Fed non è poi scontato se le acque restano completamente imperturbabili. Una vittoria sul filo di lana mette più pressione sulla Fed”, dichiara James Athey, Investment Director di Aberdeen Standard Investments.



16:50 CARMIGNAC: “FAVORITI I TITOLI GROWTH AD ALTA VISIBILITÀ”


“Nelle scorse settimane alcuni investitori avevano iniziato ad incorporare nelle loro valutazioni la possibilità della cosiddetta “blue sweep”, ossia l’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca e la contemporanea conquista democratica del Congresso, che avrebbe potuto dare il via a un programma pluriennale di ingenti stimoli economici, con un radicale cambiamento nell’allocazione degli investimenti pubblici statunitensi.  Queste aspettative hanno supportato le performance degli asset ciclici statunitensi e i titoli del comparto delle energie alternative, hanno spinto a rialzo i rendimenti statunitensi a lungo termine, e dato qualche chance all’azionario europeo, che deve affrontare l’impatto dell’aumento delle restrizioni commerciali sulla crescita interna. Questa sorta di Status Quo dovrebbe continuare a sostenere la valutazione dei titoli growth ad alta visibilità e a limitare i rischi sui mercati dei tassi”, precisa Didier Saint-Georges, membro del comitato strategico di investimento Carmignac.



16:38 BIDEN AVANTI NEGLI STATI CHIAVE


In un tweet di Trump parla di vantaggio “scomparso nella notte”, Biden avanti negli Stati chiavi. I listini azionari europei migliorano la loro performance sulla scia di Wall Street. Quando il Dow Jones ha allungato con un rialzo del +2%, a Piazza Affari il Ftse Mib sale dell’1,74%, il Dax30 a Francoforte dell’1,78% e il Cac40 a Parigi del 2,22%. L’accelerazione si è registrata dopo l’ultimo tweet di Donald Trump in cui parla del suo svantaggio in alcuni Stati chiave “scomparso nella notte”, mentre va avanti lo spoglio dei voti arrivati via posta. I mercati hanno letto il messaggio di Trump come una sconfitta e puntano su Biden vincitore.



16:05 BLUEBAY ASSET MANAGEMENT: “INCERTEZZA NON DURERÀ MOLTO”


“Vi è sicuramente la possibilità che l’incertezza relativa ai risultati delle elezioni Usa prosegua nei prossimi giorni, ma non crediamo che durerà molto più a lungo. Guardando al credito europeo, nel brevissimo termine le elezioni statunitensi potrebbero provocare un po’ di volatilità se l’incertezza attuale proseguisse, ma manteniamo una view costruttiva sul medio periodo. Una volta che si calmeranno le acque, l’attenzione tornerà probabilmente sulle misure delle banche centrali e le loro implicazioni per i mercati europei del credito”, commenta Tom Moulds, Senior Portfolio Manager, BlueBay Asset Management.



15:37 APERTURA IN RIALZO PER WALL STREET, TECH IN EVIDENZA


Nonostante l’incertezza e il rischio di una battaglia legale per assegnare la vittoria elettorale, Wall Street apre la seduta post-voto con sostanziosi rialzi, che fanno seguito alle buone performance già registrate ieri. Dopo un pre-mercato segnato da grande volatilità, nel momento in cui Biden sembra essere in leggero vantaggio negli stati chiave del Michigan e del Wisconsin (ancora non assegnati) i tre principali indici della Borsa americana aprono in forte rialzo. Brilla il Nasdaq, che pochi minuti dopo la campanella segna rialzi di poco inferiori al 3%. Bene anche l’S&P 500 (+1,6%) e il Dow Jones, che apre con un rialzo dell’1% dopo essere rimasto sotto la parità per buona parte della giornata prima dell’apertura.

15:23 COLUMBIA TI: NIENTE ONDA BLU, FAVORITI I BIG TECH


La mancata “onda blu” democratica, secondo Columbia Threadneedle Investments, può essere un punto a favore per i titoli Big Tech americani. Inoltre, vista la probabilità di avere un Congresso diviso, la probabilità di avere un pacchetto sostanzioso di stimoli si riduce: “Di conseguenza, le reazioni iniziali del mercato che hanno visto i rendimenti obbligazionari diminuire e le azioni quality growth mantenere la propria leadership, sembrano ragionevoli”, spiegano gli esperti. (qui il commento completo)

13:57 SCHRODERS: ASSENZA DI CHIAREZZA È RISULTATO PEGGIORE


“Una Presidenza Trump e un Congresso diviso implicherebbe minori stimoli e la riaccensione delle guerre commerciali, fattori che potrebbero limitare la crescita. Intanto potrebbe innescarsi una battaglia legale da entrambi i lati, che potrebbe significare che non avremo un risultato chiaro per giorni, nell’attesa del verdetto da parte della Corte Suprema. Tale incertezza, se prolungata, metterebbe in stallo le decisioni e bloccherebbe alcune parti dell'economia. Per ora, l’assenza di un risultato chiaro è proprio il risultato peggiore per i mercati, dato che fa crescere l’incertezza e riduce le speranze per ulteriori stimoli”, commenta Keith Wade, Chief Economist and Strategist, Schroders. (qui il commento completo)

12:53 ROBECO: MERCATI APPESI ALL’INCERTEZZA ELETTORALE USA


Il rischio è quello di dover attendere fino a venerdì e fino ad allora “dovremmo aspettarci che i mercati siano volatili e seguano nel proprio andamento le notizie sui risultati elettorali”, commenta Fabiana Fedeli, Global Head of Fundamental Equities di Robeco. “Un risultato contestato trascinerebbe questa volatilità fino a quando non avremo un esito chiaro. Un Presidente 'con' il Congresso sarebbe positivo per i mercati, che sia blu o rosso. Anzitutto, i mercati non amano l'incertezza e un Presidente con il sostegno del Congresso consentirebbe un'esecuzione più efficace delle politiche, compreso un pacchetto di supporto”.

12:48 LA POSSIBILE CONFERMA DI TRUMP SPAVENTA LA CINA


I mercati cinesi cominciano a prezzare una possibile conferma di Donald Trump alla Casa Bianca e a farne le spese è lo yuan. La moneta nazionale cinese, infatti, ha perso fino all’1,4% nel cambio con il dollaro, che in queste ore ha acquisito forza nei confronti di tutte le valute mondiali. Lo moneta offshore, a differenza di quello onshore che è pesantemente regolamentato e ha perso lo 0,6%, ha toccato quota 6,7 yuan per dollaro riuscendo in parte a ricucire le perdite. Tuttavia, si tratta del maggiore calo giornaliero della moneta cinese dal febbraio 2018, in piena guerra dei dazi, a testimonianza del nervosismo di Pechino e del mercato cinese nei confronti dell’ipotesi di vittoria di Donald Trump.

12:34 JUPITER AM: COSA NE SARÀ DELL’ORO


“Senza un chiaro vincitore ancora evidente e con l’elettorato americano diviso più che mai, i mercati e gli investitori in oro sono concentrati sul ruolo di un terzo attore in questo dramma: il presidente della Federal Reserve (Fed) Powell”, spiega Ned Naylor-Leyland, Head of Gold & Silver di Jupiter AM. Secondo l’esperto, un risultato contestato metterebbe a rischio il supporto della politica monetaria e fiscale con “chiare implicazioni negative per i mercati” e l’oro che mostrerebbe un calo nel breve periodo a causa del rischio di un brusco rialzo dei tassi reali. D'altra parte, secondo Naylor-Leyland, una vittoria per Joe Biden o Donald Trump dovrebbe essere positiva per il prezzo dell'oro e dell'argento: “Entrambi i candidati autorizzerebbero un pacchetto di stimolo fiscale che il Paese non può permettersi, la Fed sarebbe di sostegno e i tassi di interesse reali scenderebbero probabilmente ancora di più”.

12:02 BIDEN VINCE ALLE HAWAII, TESTA A TESTA IN WISCONSIN


La Cnn ha assegnato al democratico Joe Biden la vittoria alle Hawaii, quando è stato scrutinato il 99% dei voti dello Stato, che mette in palio 4 grandi elettori. In Wisconsin, sempre secondo la Cnn, sembrano cambiati gli equilibri nello Stato considerato decisivo per la vittoria finale: quando è stato conteggiato l'89% dei voti e non è stato decretato un vincitore, Biden, che nelle ore precedenti era dato in svantaggio nello Stato, è ora in testa con il 49,3% delle preferenze, contro il 49% di Trump.

11:51 STATE STREET GLOBAL ADVISOR: SARÀ UN CONGRESSO DIVISO


Nel commento di Rick Lacaille, Global Chief Investment Officer di State Street Global Advisors, le elezioni Usa non avrà un impatto sulle principali condizioni di investimento. Alla luce di un probabile Congresso diviso, Lacaille sottolinea la necessità di “evitare scommesse dirette, ad esempio, sulle energie rinnovabili o sul petrolio e settore del gas” e vede spazio per il settore dell’assistenza sanitaria in mancanza di riforme importanti. L’importante è tenere in debito conto “la volatilità che queste elezioni presidenziali possono ancora causare mentre aspettiamo pazientemente un risultato finale”.

11:11 UBS: PRIMA REAZIONE POSITIVA A POSSIBILE VITTORIA TRUMP


Nella view di UBS, sfumata l’ipotesi dell’onda blu democratica “la prima reazione dei mercati a una ipotesi di vittoria di Trump è stata positiva con i future Usa che hanno virato al rialzo, scommettendo su una minore regolamentazione sotto una nuova amministrazione Trump”. Tuttavia, spiegano gli esperti di UBS, crescono le preoccupazioni per un proseguimento delle tensioni con la Cina: "Prevediamo molta volatilità finché non ci sarà una maggiore chiarezza sull'esito delle elezioni. Manteniamo una view positiva sulle azioni nel medio termine, guidata dalle aspettative di altri stimoli fiscali e dell'arrivo di un vaccino per la metà del prossimo anno".

11:06 LGIM: INCERTEZZA PESERÀ SU ASSET DI RISCHIO


“I mercati cambiano man mano che la situazione si modifica, reagendo a ogni nuovo sviluppo elettorale – commenta Sonja Laud, CIO di Legal & General Investment Management (LGIM) - Nel breve termine, è probabile che l'incertezza peserà sugli asset di rischio”. Sulle singole asset americane, Laud si aspetta un contraccolpo per le azioni causato dall’incertezza con ripercussioni anche per il credito, “seppur in misura minore rispetto alle azioni, grazie al sostegno delle banche centrali”.

10:58 LE BORSE EUROPEE GIRANO IN VERDE


Anche in Europa, come negli Usa con i futures, in Borsa continua a dominare la volatilità. Dopo un avvio in forte rosso, le piazze europee riescono a ridurre le perdite fino a girare in positivo. Milano e Francoforte arrivano a guadagnare oltre lo 0,5%, ma l'impressione è che, sull'onda delle notizie in arrivo dagli Stati Uniti, gli indici continueranno a muoversi in modo repentino, almeno fino all'apertura di Wall Street (ore 14:30 italiane)

10:22 LOMBARD ODIER: CONGRESSI DIVISO AVRÀ IMPATTO SUI MERCATI


Secondo Stéphane Monier, Chief Investment Officer di Banca Lombard Odier, “i giochi sono ancora aperti, ma in questo momento è chiaro che la schiacciante vittoria democratica suggerita dai sondaggi non si stia concretizzando”. Inoltre, secondo l’esperto, qualunque vincitore avrebbe un Congresso diviso “con implicazioni di vasta portata per i mercati, soprattutto perché comporta difficoltà nell’approvazione di qualsiasi tipo di pacchetto di aiuti per la fase di ripresa post pandemia”. “I nostri portafogli sono ben bilanciati per resistere alla volatilità che ci attende, e nel brevissimo termine manterremo un po' di dry powder e ridurremo la nostra esposizione al credito high-yield in modo da avere un po' più di liquidità da impiegare una volta definite le elezioni”, conclude.

09:50 EDMOND DE ROTHSCHILD: COME NEL 2000, MA CON PANDEMIA IN PIÙ


Manuel Maleki, economista di Edmond de Rothschild, vede analogie con le presidenziali del 2000, quando la fase di stallo durò 36 giorni. Secondo l’esperto “le situazioni di incertezza, quando durano, sono generalmente dannose per la crescita economica in quanto inducono estrema cautela” poiché inducono le famiglie a consumare meno e le aziende a rimandare le assunzioni e gli investimenti. Ma la differenza con il 2000, secondo Maleki, è la crisi provocata dalla pandemia: “L'aumento dell'incertezza sul vincitore sarebbe un'ulteriore difficoltà da affrontare per l'economia statunitense che, potrebbe, inoltre, anche generare un impatto negativo sui mercati finanziari. Durante la crisi elettorale del 2000, l'S&P500 calò dell'8%”.

09:42 T ROWE PRICE: POSSIBILI IMPENNATE DI VOLATILITÀ


“Nel caso di un periodo prolungato di incertezza sul risultato – spiegano gli esperti di T Rowe Price - dovremo aspettarci una certa volatilità di mercato. A livello storico non riscontriamo analogie rispetto a questo ciclo elettorale, ma le elezioni contestate possono certamente creare volatilità. Nel voto contestato del 2000, l’S&P500 scese del 5,6% nei quattro giorni successivi all’Election Day (il 7 novembre). L’indice oscillò tra guadagni e perdite per diverse settimane, registrando un calo del 5% dal giorno del voto al 13 dicembre, quando il vice Presidente Al Gore ammise la sconfitta”.

09:31 - FUTURES USA VOLATILI


Prosegue la fase di grande volatilità degli indici futures di Wall Street. Mentre il rischio di una contesa legale (già chiaramente annunciata da Trump) si allunga sull’esito del voto, il Nasdaq si riporta sopra il +2% e anche l’S&P 500 torna in verde, mentre il Dow Jones si conferma il più incerto tra gli indici principali e i futures, in attesa dell’apertura, rimangono poco sotto la parità. In Europa i listini provano a ridurre le perdite
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