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Alte aspettative di crescita

Amundi: "Investitori verso una rotazione dal credito alle azioni"

Secondo Monica Defend, Global Head of research, è in corso la transizione verso un nuovo regime finanziario, e anche se ci saranno delle battute d’arresto, la politica interverrà per attenuare le ricadute

di Virgilio Chelli 28 Ottobre 2020 12:31
financialounge -  Amundi azioni credito Scenari

Il punto di minimo delle economia è ormai alle spalle, ma la ripresa stenta a decollare e non si intravede un pronto recupero. Intanto gli utili societari danno segni di buona tenuta e si riprenderanno più velocemente del previsto, mentre il quadro del mercato del credito è più sfumato. Per questo, secondo Monica Defend, Global Head of research di Amundi, è giunto il momento di prendere in considerazione una rotazione dal credito, a partire dagli emittenti High Yield con basso rating, alle azioni, soprattutto deep value e quality, mantenendo però invariata l’esposizione al rischio.

PRESTATORI DI ULTIMA ISTANZA


Dopo aver risposto prontamente allo shock da Covid-19, le banche centrali hanno confermato il ruolo di prestatori di ultima istanza, estendendo il credito anche al settore privato non finanziario con strumenti convenzionali e non che hanno ripristinato la fiducia dei mercati e controbilanciato la brusca contrazione dell’attività economica. L’allentamento delle condizioni finanziarie si è tradotto in un aumento dei multipli, che a sua volta ha spinto al rialzo le azioni.

GLI UTILI HANNO TOCCATO I MINIMI


Ma ora, argomenta l’esperta di Amundi, gli investitori inizieranno a chiedersi se è ancora valida la preferenza relativa data al credito verso le azioni, anche perché la ripresa dell'economia è avviata e gli utili dovrebbero aver toccato i minimi nel secondo trimestre, con aspettative di crescita a doppia cifra. Dato inoltre il potenziale limitato di ulteriori allentamenti delle condizioni finanziarie, Amundi ritiene che rimanga valida la tesi di una crescita degli utili che prenderà il sopravvento sui multipli e che supporterà le azioni rispetto al credito.

SPREAD TORNATI A LIVELLI PRE-PANDEMIA


Defend sottolinea che gli spread sono compressi e non lontani dai livelli pre-pandemia persino nel segmento High Yield, nonostante i timori di default. Una chiara anomalia di questa situazione è il fatto che la caccia al rendimento ha controbilanciato la debolezza dei fondamentali. Ma ora, che rimane poco da ottenere da parte del credito e che la ripresa si sta avvicinando, Amundi vede profili asimmetrici per le due classi di attivi, con il credito offrirà una migliore protezione contro i rischi di ribasso rispetto alle azioni, ma con queste ultime che offriranno maggiori guadagni in caso di rialzi.

PROGRESSIVAMENTE OPPORTUNITA’ NELLE AZIONI


Con una ripresa prevista fino a inizio del 2022, Amundi si aspetta di trovare progressivamente opportunità nelle azioni, perché ravvisa un carry limitato nelle obbligazioni societarie. Inoltre il premio sul rischio azionario rimane ben supportato e la percentuale di azioni con un rendimento da dividendi superiore alle obbligazioni societarie è aumentata dopo l’intervento delle banche centrali. E poi le aspettative d’inflazione stanno risalendo e potrebbero essere fonte di volatilità nel reddito fisso. Secondo Defend, eventuali impennate iniziali dei tassi nominali favorirebbero le azioni rispetto alle obbligazioni, perché rimangono le “coperture” migliori basate sulla crescita contro un aumento dell’inflazione.

RIPOSIZIONAMENTO NEI PROSSIMI MESI


Considerata anche la partecipazione limitata degli investitori istituzionali internazionali al rally iniziato a marzo e conclusosi ad agosto, ad eccezione degli investitori retail USA e dai volumi dei contratti scambiati, secondo Amundi appare verosimile un riposizionamento sulle azioni nel 2021. L'attuale posizionamento rimane al di sotto degli standard storici perché gli investitori hanno preferito il credito per la prima gamba della ripresa, ma Amundi ritiene che qualcosa stia cambiando e che ulteriori conferme sulla traiettoria della ripresa potrebbero indurre gli investitori a passare gradualmente alle azioni nei prossimi mesi.
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