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Strategia mista

Investimento dinamico ESG: i 10 principi guida di Amundi

Combinare le aziende leader ESG con gli “improver” permette di costruire un portafoglio con potenziale di crescita sostenuto dai trend strutturali

di Antonio Cardarelli 9 Settembre 2020 19:00
financialounge -  Amundi azioni ESG investimenti sostenibili Kasper Elmgreen Piergaetano Iaccarino

La crisi provocata dal Covid-19 sta cambiando anche gli investimenti sostenibili. Kasper Elmgreen, Head of Equities di Amundi, e Piergaetano Iaccarino, Head of Equities Solutions di Amundi, fanno il punto sul rapporto tra investimento azionario e approccio ESG, fornendo dieci utili consigli ai risparmiatori.

DIVARIO TRA FONDI ESG E NON ESG


I due esperti, innanzitutto, rilevano come la crisi da coronavirus può allargare il divario tra azioni ESG e azioni non ESG. Il trend strutturale in atto è nettamente a favore della prima tipologia di fondi azionari, che non hanno risentito troppo neanche della forte volatilità di mercato e hanno continuato a beneficiare di flussi costanti. Per Elmgreen e Iaccarino, la recente crisi ha portato in primo piano la “S” degli investimenti ESG, quindi con una maggiore enfasi sugli investimenti che influiscono sul sociale. L’Europa, rispetto a Usa e Giappone, si conferma leader mondiale negli investimenti sostenibili.

APPROCCIO DINAMICO


“In termini di performance, i principi ESG si sono rivelati una fonte di sovraperformance sia nel lungo termine che di recente”, sottolineano i due esperti di Amundi, ricordando però che per gli investitori attivi sarà fondamentale individuare le opportunità che ancora non prezzano il premio ESG. “Un modo per farlo, a nostro avviso, è passare da un approccio statico best-in-class a un approccio dinamico e lungimirante, alla ricerca dei leader ESG di domani”, spiegano Elmgreen e Iaccarino.

IL RUOLO DEGLI IMPROVER


Qui entrano in gioco gli “improver” ESG, le società che rappresentano un solido caso d'investimento e possono contare su un trend ESG in miglioramento, ma non sono ancora leader ESG. Una combinazione di improver e leader ESG – società di qualità con valutazioni interessanti e rating ESG elevati – può essere la scelta vincente per gli investitori.


INDIVIDUARE I DRIVER


I tre passaggi fondamentali, per gli esperti di Amundi, sono: identificare i driver ESG che sono rilevanti per il profilo ESG di un'azienda; individuare l'impatto finanziario di tali driver combinando analisi ESG e analisi finanziaria; comprendere come questi driver sono cambiati in passato e valutare come cambieranno in futuro.


IL DECALOGO


Inoltre, Elmgreen e Iaccarino individuano dieci principi guida per l’investimento dinamico ESG, con il primo spunto che arriva dalla filosofia comune d’investimento: acquistare a prezzi bassi, vendere a prezzi alti. Gli altri principi sono la ricerca di ricerca di improver ESG attraverso un approccio onnicomprensivo in tutti i settori, l’andare oltre i rating ESG statici per includere una valutazione qualitativa lungimirante e il concentrarsi su un miglioramento tangibile e rilevabile dell’ESG.

GUARDARE ALLE SINGOLE SOCIETÀ


Il quinto principio elencato da Amundi prevede la combinazione di improver e leader ESG. Inoltre, è importante unire l’analisi finanziaria a quella ESG, tenere nel dovuto conto le performance delle singole società, sfruttare al meglio l’engagement all’interno delle aziende, monitorare le valutazioni al rialzo per assicurarsi un’adeguata strategia di uscita e contribuire, attraverso soprattutto gli improver, a investire per un mondo migliore.
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