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Orientamento espansivo

Grazie alla Fed, spread creditizi verso livelli pre-Covid

Secondo il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan AM, il nuovo corso della Fed consolida l’orientamento espansivo con implicazioni positive per i mercati obbligazionari

di Virgilio Chelli 9 Settembre 2020 21:00
financialounge -  credito JP Morgan AM Scenari spread

Le politiche delle Banche centrali continuano a essere il principale catalizzatore dei mercati, la conferma è arrivata dal presidente della Fed Jerome Powell che ha annunciato il passaggio a un obiettivo medio di inflazione, che potrà restare anche sopra il 2% in maniera duratura. La svolta era attesa, ma non ci si aspettava così presto. La novità più rilevante è l’approccio alla disoccupazione, perché ora la Fed agirà sui tassi solo a fronte di una riduzione effettiva dell’occupazione. In questo modo si consolida la politica accomodante della Fed eliminando il rischio del “taper tantrum” per i mercati obbligazionari.

SVOLTA POSITIVA DELLA FED


Lo sottolinea il Bond Bulletin Settimanale a cura del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management, traendo la conclusione che la svolta della Fed, soprattutto se sarà seguita da altre Banche centrali, è sicuramente positiva per gli spread obbligazionari. I mercati globali delle emissioni societarie High Yield e Investment Grade hanno già recuperato circa l’80% dell’allargamento degli spread causato dallo shock davirus, e ora i i fondamentali, anche se ancora deboli, suggeriscono che un ritorno ai livelli di spread pre-Covid sia assolutamente possibile.

SPREAD RISTRETTI ANCHE A AGOSTO


Il team di J. P. Morgan AM osserva che ad agosto i rendimenti del Treasury decennale si sono mossi in controtendenza rispetto al tipico andamento stagionale cedendo 17 punti base, ma restando comunque nell’intervallo dello 0,6-0,8% degli ultimi cinque mesi, all’interno del quale dovrebbero mantenersi in mancanza di un vero catalizzatore come ad esempio un vaccino. Gli spread intanto hanno continuato a restringersi anche ad agosto, con quelli del segmento High Yield calati di 27 pb, a 520 pb, mentre nel segmento Investment Grade si sono contratti di 7 pb, a 130 pb.

CACCIA GLOBALE AL RENDIMENTO


A meno che non si verifichi una seconda grave ondata di contagi o non esplodano turbolenze sul versante geopolitico, il team di J. P. Morgan AM prevede un ulteriore restringimento. Intanto la caccia globale al rendimento non si attenua, mentre la liquidità continua a cercare sbocchi. Nella settimana al 31 agosto, i fondi monetari hanno registrato ulteriori deflussi mentre i capitali si dirigono verso strategie obbligazionarie, con afflussi cospicui sulle emissioni corporate dei Mercati Sviluppati, sul debito dei Mercati Emergenti, e nei fondi obbligazionari. La politica monetaria sta rafforzando la tendenza e l’effetto a cascata secondo il team di J. P. Morgan AM potrebbe indurre gli investitori a spostamenti estremi nell’universo del credito, dall’Investment Grade ai titoli ibridi, agli High Yield e al debito emergente.
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