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Scelte d'investimento

Tecnologia e sanità, i due pilastri di un solido portafoglio azionario

Sono i due settori che per AllianceBernstein consentono di puntare sull’innovazione e sulla creatività umana, senza trascurare la sostenibilità ambientale

di Mariano Mangia 30 Giugno 2020 07:45
financialounge -  AllianceBernstein azioni healthcare Morning News sanità Scenari tecnologia

Nell’agitato procedere dei mercati azionari in questo 2020, ci sono due settori che hanno fatto di gran lunga meglio degli altri, riportando performance positive anche nelle fasi peggiori. Parliamo del settore della tecnologia e del settore della sanità e, in realtà, le overperformance di questi due settori si estendono anche a periodi di tempo ben più lunghi,  su orizzonti temporali di 10 o 15 anni. Due settori che per gli esperti della società di gestione statunitense AllianceBernstein dovrebbero rappresentare la base di un portafoglio azionario, non tanto e non solo per i rendimenti fatti registrare sinora, ma soprattutto per le opportunità che offrono per il futuro.

INNOVAZIONE NELLA SANITÀ


Il futuro del settore della sanità, osservano, ruota attorno a tre fattori. Il primo tema è l’innovazione, ogni anno si sviluppano nuovi farmaci, ci sono patologie che ancora aspettano un farmaco, servono cure e terapie per le persone anziane, ma l’innovazione riguarda anche l’utilizzo dei dati e lo sviluppo delle diagnosi a distanza o dei robot. Il secondo fattore è il pricing, se negli ultimi 10/15 anni la tecnologia è diventata meno cara, farmaci e cure sono sempre più cari e questo porta al terzo punto di attenzione, le scelte di policy, ovvero chi pagherà lo sviluppo dei nuovi farmaci.

SCELTE EQUILIBRATE DI PORTAFOGLIO


Serve un portafoglio equilibrato che contenga azioni del settore sanitario, non solo del biotech, quindi, ma anche di aziende produttrici di farmaci di uso ordinario e di sistemi diagnostici avanzati. Negli ultimi mesi i gestori di AllianceBernstein hanno aumentato l’esposizione del loro portafoglio all’innovazione, investendo in aziende che stanno traendo vantaggio dalla pandemia, come le aziende che producono vaccini (ad esempio Regeneron e Pfizer) e test diagnostici (Roche, Quest Diagnostic e Fleury) e aziende tecnologiche che studiano nuovi sistemi di terapia polmonare (Fisher&Paykel, Medtronic) o, ancora, investendo nell’ambito dell’informatica per la sanità, è il caso di Veeva, società specializzata in telemedicina.

LA SPINTA ALLA TECNOLOGIA DA DEMOGRAFIA E ACCESSIBILITÀ


Al di là delle applicazioni della tecnologia in campo sanitario, anche il settore tecnologico in sé presenta spazi interessanti. In AllianceBernstein individuano due megatrend che incoraggiano a mantenere in portafoglio questa tipologia di titoli: i mutamenti demografici, come l’invecchiamento della popolazione, la contrazione della forza lavoro e la crescita di nuove generazioni “digitali” che ci portano ad utilizzare maggiormente la tecnologia, e il tema dell’accessibilità, ossia sharing economy, digitalizzazione e mobilità. Stiamo passando, spiegano, dal TMT – Tecnologia, Media e Telecomunicazioni – ad ABC – AI (intelligenza artificiale), Big Data e Cloud Computing: i Big data sono un driver per nuovi sviluppi tecnologici, senza di essi non potremmo avere l’intelligenza artificiale che è alla base di molte innovazioni (ad esempio l’auto a guida autonoma), mentre il Cloud è un altro segmento in cui investire.

UN MIX DI TITOLI TECNOLOGICI E DELLA SANITÀ


C’è un vantaggio nell’investire insieme in tecnologia e sanità, ne sono convinti in Alliance Bernstein, forti dell’esperienza maturata con due fondi, AB International Technology Portfolio e AB International Health Care Portfolio, ai vertici delle rispettive categorie e premiati con cinque stelle da Morningstar. Investire in tecnologia e sanità, sottolineano, significa non solo investire sulla creatività, sull’innovazione che risponde all’evoluzione demografica e della domanda, ma anche investire in due settori sostenibili, le emissioni di gas serra sono inferiori a quelli di altri comparti, e nel caso dei due fondi di AllianceBernstein, anche nel pieno rispetto dei criteri Esg.
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