La ripresa dei mercati azionari è sostenuta da almeno tre pilastri. La pandemia è sotto controllo, almeno in molti Paesi; gli indicatori anticipatori e i
dati sulla mobilità hanno superato i livelli minimi e l’allentamento delle
misure di lockdown spingono all’ottimismo gli investitori e, infine, la condizioni finanziarie sono migliorate nettamente in tempi brevi, soprattutto per l’intervento delle banche centrali. “Ci sono poi altre due fattori che sembrano offrire ulteriori opportunità di rialzo”, spiega nella sua analisi
Stefan Rondorf, Senior Investment Strategist, Global Economics & Strategy di
AllianzGI. “Si tratta innanzitutto dei progressi in campo medico e i nuovi pacchetti di stimoli fiscali, attesi nelle prossime settimane”.
LE TENSIONI USA-CINA
In questo momento il mercato sembra dare più ascolto alle notizie positive, non facendosi distrarre da quelle negative. “Tuttavia il pericolo di una nuova escalation delle
tensioni politiche fra Usa e Cina si fa sempre più concreto - continua nella sua analisi l’esperto di
AllianzGI -, segno che il conflitto commerciale è tutt’altro che risolto”.
LA RIUNIONE DELLA BANCA CENTRALE
Settimana prossima i riflettori sono puntati sulla riunione della Banca centrale europea, in programma giovedì e sul
rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti, atteso per venerdì. Dalla Bce si attendono le nuove stime sulla crescita che forniranno indicatori utili per valutare l’impatto della recessione sull’inflazione. Per
AllianzGI, non è chiaro se la Bce delibererà nuovi stimoli già la prossima settimana, anche perché le pressioni sui mercati sono notevolmente diminuite. Si potrebbe tornare a parlare della sentenza della
Corte costituzionale tedesca che, per ora solo potenzialmente, potrebbe limitare le future azioni di stimolo fiscale di Francoforte.
Mercati sensibili a ogni minimo segnale positivo

I DATI SUL LAVORO USA
La relazione sul
mercato del lavoro Usa fornirà maggiori dettagli sugli effetti del lockdown. “Il tasso di disoccupazione potrebbe salire in prossimità del 20%”, precisa
Rondorf. “Le statistiche sull’occupazione nell’area euro saranno invece pubblicate mercoledì”. Attesi anche i dati sugli
ordinativi di aprile di Stati Uniti e Germania e i PMI globali definitivi per il mese di maggio.
AUMENTA LA PROPENSIONE AL RISCHIO
“Fino a prova contraria, chi investe in azioni continuerà probabilmente a mantenere l’atteggiamento ‘risk-on’, soprattutto alla luce della stabilizzazione del
prezzo del greggio e della distensione sui mercati del credito”, prosegue il Senior Investment Strategist, Global Economics & Strategy di
AllianzGI. “La graduale rimozione delle misure di contenimento lascia spazio alla speculazione, anche perché gli investitori sono tuttora piuttosto pessimisti”. In questo momento, potrebbero tornare a crescere settori come
viaggi, energia e
finanza, quelli più penalizzati dalla crisi da coronavirus. Per
AllianzGi, infine, le valutazioni degli indici sono elevate, soprattutto negli Usa e i mercati non sono pronti ad un aumento dei contagi e neppure all’escalation delle tensioni geopolitiche.