Contatti

mercati

Fine della guerra del petrolio, accordo Opec+ per taglio produzione di 9,7 milioni di barili

Trovata l’intesa tra i Paesi Opec+, grazie anche alla mediazione del presidente Trump. In salita le quotazioni del greggio, con il Wti a quota 24 dollari (+3,80%) e il Brent sopra i 32 dollari al barile (+3,40%)

di Fabrizio Arnhold 13 Aprile 2020 09:43

Accordo raggiunto. L’Opec+ ha trovato l’intesa per un taglio della produzione di petrolio, con una riduzione di 9,7 milioni di barili al giorno nel messe di maggio e giugno. Favorevole anche il Messico che ridurrà la sua produzione di 100mila barili al giorno. Soddisfatto il presidente Donald Trump che ha commentato: “È un grande accordo per tutti ho ringraziato Putin e il re dell'Arabia Saudita, salverà decine di migliaia di posti di lavoro negli Usa”.

"ACCORDO STORICO"


Bloomberg ha parlato di un accordo “storico”, arrivato dopo settimane di tensioni che hanno fatto crollare il prezzo del greggio nel 2020. Il crollo della domanda, a seguito delle misure di lockdown per contrastare la pandemia da coronavirus, ha  accelerato l’intesa tra i Paesi produttori di petrolio. Le trattative erano diventate più difficili, nei giorni scorsi, soprattutto a causa delle tensioni tra Arabia Saudita e Russia, che avevano deciso di aumentare la produzione nel mese di marzo, contribuendo così ad un ulteriore calo delle quotazioni.

LA POSIZIONE DEL MESSICO


Il Messico ha accettato di ridurre la sua produzione ma solo di 100mila barili e non di 400mila come richiesto inizialmente dai Paesi Opec+. La quota totale, quindi, di milioni barili tagliati è arrivata a 9,7 e non 10. Secondo quanto riporta il New York Times, l’Arabia Saudita si sarebbe opposta alla richiesta del Messico, ma la mediazione del presidente Trump ha permesso il raggiungimento di un’intesa. 

A Wall Street si è già iniziato a investire sul dopo emergenza


A Wall Street si è già iniziato a investire sul dopo emergenza





BORSE ASIATICHE IN CALO, SALE IL PREZZO DEL PETROLIO


Salgono le quotazioni del greggio, dopo l’accordo Opec+. Il Wti tocca i 24 dollari al barile (+3,80%) e il Brent supera i 32 dollari, con un incremento del +3,40%. Le Borse asiatiche non brillano. I mercati europei sono chiusi per il Lunedì di Pasquetta. L’indice Nikkei di Tokyo ha perso il 2,24%, Shanghai ha ceduto lo 0,47%, sotto di oltre un punto percentuale anche il Kospi, in Corea del Sud. 
Share:
Trending