Saipem valuta maxi fusione con la rivale norvegese Subsea 7

Una fusione tra Saipem e la rivale Subsea 7 per creare un gigante dei servizi petroliferi in Europa. L’ipotesi è stata riportata dall’agenzia Bloomberg, citando alcune fonti, secondo le quali Subsea 7 ha una capitalizzazione di mercato di 3,2 miliardi di dollari. Saipem, il cui azionista di maggioranza è Eni, ha un valore di circa 4,8 miliardi di dollari. Già negli anni precedenti si era parlato di una possibile fusione tra le due aziende, anche se poi un accordo non era mai stato raggiunto. Sempre Bloomberg sottolinea che non c’è ancora certezza sulla decisione finale.

LAVORI PER 800 MILIONI

Per Saipem una nuova commessa e ulteriori lavori su progetti per 880 milioni di dollari (800 milioni di euro). Al centro dell’attività il contratto subsea incassato da Esso Exploration and Production Guyana Limited (Eepgl), una controllata di ExxonMobil, per il progetto Payara Development, situato al largo della Guyana a una profondità di circa 2mila metri.

LA POSSIBILE FUSIONE

Una eventuale fusione tra Saipem e Subsea 7 darebbe vita a un gigante del settore oil da poco meno di dieci miliardi, considerate le capitalizzazioni di entrambe le aziende. Si tratterebbe, nel caso la fusione andasse in porto, di una delle operazioni europee più imponenti mai realizzate nel comparto. Da non sottovalutare anche l’aspetto strategico. I provider di servizi petroliferi, infatti, hanno subito pesanti perdite a seguito del calo del greggio. Da un punto di vista industriale, invece, l’integrazione delle due società rafforzerebbe l’esposizione di Saipem nel business offshore e, secondo gli analisti, potrebbe generare sinergie di costo.

FOCUS SUL TITOLO IN BORSA

Oggi occhi puntati sull’andamento delle azioni Saipem. Dopo due ore dall’apertura delle contrattazioni, il titolo sta facendo segnare un +2,10% a Piazza Affari, con un prezzo di 4,44 euro, sui massimi a circa due mesi.