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Brand Finance

Top ten 2018, il "brand" Italia sale dal nono all'ottavo posto

Nella classifica di Brand Finance l'Italia guadagna una posizione. Al primo posto gli USA davanti a Cina e Germania.

26 Ottobre 2018 09:13

Da molti anni sono in molti, tra economisti, sociologi e filosofi che concordano nel ritenere insufficiente la grandezza del PIL per misurare la ricchezza complessiva di un paese. Una discussione che si è fatta più insistente dopo la grande crisi del 2008 – 2009 che ha profondamente lacerato lo stato sociale in tutti gli angoli del mondo. Tra gli aspetti che sfuggono nel calcolo del PIL figurano per esempio la qualità della vita, le bellezze naturali, i beni artistici e anche l’immagine del paese, il cosiddetto brand.

MISURARE IL MARCHIO DI UN PAESE


A questo proposito, misurare il valore di qualcosa di così intangibile come l'immagine di un paese è un compito difficile, se non addirittura sfuggente. Tuttavia, Brand Finance, una società specializzata nella valorizzazione dei marchi aziendali, ha cercato di fare proprio questo valutando i paesi su tre parametri chiave: beni e servizi, investimenti e società. D’altra parte un brand forte è importante perché rafforza il potere persuasivo e l'influenza di un paese nella comunità internazionale. Ed è anche un grande vantaggio per l'economia.

UN BRAND FORTE


"In un mercato globale, il proprio brand è uno dei beni più importanti di qualsiasi stato, dal momento che incoraggia gli investimenti interni, aggiunge valore alle esportazioni e attira turisti e persino migranti qualificati", ha affermato David Haigh, amministratore delegato di Brand Finance, nel rapporto Nation Brands 2018 pubblicato all'inizio di questo mese. Un report nel quale il brand sovrano più prezioso del mondo è quello degli Stati Uniti, grazie alle politiche del libero mercato del paese che hanno continuato a sostenere la sua espansione economica.

TRUMP NON HA INFLUITO SULL’IMMAGINE DEGLI USA


È vero che il presidente Donald Trump si avvicina all'inizio del suo terzo anno alla Casa Bianca, ma è altrettanto vero che, nel lungo periodo, le percezioni negative sul suo brand personale si sono rivelate di scarso impatto sul brand nazionale statunitense nel suo complesso. Il brand cinese è il secondo più prezioso al mondo e, nonostante le preoccupazioni per la lunga guerra commerciale del paese con gli Stati Uniti, il suo sforzo di impegnarsi più attivamente con la comunità globale ha dato i suoi frutti. Infatti come ha avuto modo di sottolineare David Haigh, il miglioramento arriva mentre Pechino intensifica il suo ruolo a livello globale, sostenendo il libero scambio e guidando gli sforzi per combattere i cambiamenti climatici in un momento in cui Washington si sta rivolgendo al protezionismo e dando priorità agli interessi propri rispetto a una politica energetica collaborativa.

GERMANIA, BRAND PIÙ PREZIOSO IN EUROPA


Al terzo posto, la Germania che si guadagna il primato di brand sovrano più prezioso in Europa incrementando il proprio vantaggio sul quarto brand sovrano (Regno Unito). Sotto la guida di Angela Merkel, l'immagine della Germania ha sfruttato la sua crescente influenza nell'economia e nella politica globale. Da notare che la decisione del Regno Unito di lasciare l'Unione Europea, che potrebbe minare la sua immagine nei prossimi anni, non sembra aver influito più di tanto: grazie ad un'economia sana, servizi di elevato standing e parecchie società di spessore internazionale, il brand del Regno Unito ha fatto slittare al quinto posto il Giappone come marchio più prezioso al mondo.

ITALIA IN ASCESA DAL NONO ALL’OTTAVO POSTO


Il report segnala anche il fatto che l’Italia, nonostante tutti i suoi problemi economici, resta saldamente nella top ten incrementando del 9% il suo valore e salendo dal nono all’ottavo posto, davanti all'India e alla Corea del Sud. Altri paesi che non fanno parte della top ten dei brand sovrani più preziosi al mondo, sono la Spagna al 12°, il Messico al 14°, il Brasile al 17° e la Russia al 18°.

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