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Le azioni fanno scintille, ma le obbligazioni sono più popolari

Nonostante i rendimenti nel 2017 abbiano visto le azioni prevalere sui bond, i flussi maggiori di investimento sono andati alle obbligazioni.

22 Gennaio 2018 09:02
financialounge -  Amundi Assogestioni bottom up mercati azionari mercati obbligazionari tassi di interesse

Dopo un 2017 tutto sommato piuttosto tranquillo sui mercati finanziari, caratterizzato da pochi momenti difficili, una volatilità sui livelli più bassi di sempre e con rendimenti positivi, gli investitori quest’anno sono fortemente tentati dagli attivi rischiosi (azioni, obbligazioni convertibili, high yield, mercati emergenti, etc.) alla luce di un contesto economico robusto, tassi in moderato rialzo e inflazione sotto controllo.

Tuttavia, come fanno notare gli addetti ai lavori, mentre “le azioni fanno scintille le obbligazioni sono più popolari”. D’altra parte basta osservare cosa è successo lo scorso anno. Sebbene i rendimenti azionari abbiano superato nel 2017 quelli obbligazionari di circa 20 punti percentuali (in dollari), i titoli a reddito fisso sono stati, in base ai dati di EPFR, l’investimento preferito dell’anno: i flussi di capitali verso i fondi obbligazionari sono stati pari a 350 miliardi di dollari contro i 300 miliardi investiti in fondi a vocazione azionaria.

Anche in Italia si è registrato lo stesso fenomeno. Nei primi 11 mesi del 2017, in base ai dati Assogestioni, la raccolta netta dei fondi obbligazionari si è attestata a 26,7 miliardi di euro mentre quella a favore dei fondi azionari non è andata oltre gli 8,3 miliardi. Resta il fatto che il mercato azionario conta più consensi positivi da parte degli asset manager per il 2018.

“Manteniamo un'opinione positiva riguardo alle azioni mondiali” fanno infatti sapere gli esperti di Amundi, che poi aggiungono: “La ripresa della spesa per gli investimenti e il prolungamento del ciclo di crescita statunitense potrebbero essere dei temi di supporto in questo periodo. I mercati emergenti continuano a offrire valutazioni interessanti rispetto ai mercati sviluppati ma consigliamo di focalizzarsi sulle storie bottom up (attuate tramite la rigorosa selezione dei singoli titoli) per beneficiare della sostenibilità della crescita degli utili e della qualità, che sarà un tema chiave sia per i mercati emergenti che per quelli sviluppati”.
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