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India, la Banca centrale non si fida dell’inflazione e del rallentamento economico

Tagliate le previsioni di crescita del PIL dell’India dal 7,3% al 6,7% mentre l’inflazione, al 3,4%, ha registrato un significativo rialzo dai minimi di giungo (1,5%).

6 Ottobre 2017 09:42
financialounge -  banche centrali Craig Botham crescita economica india PIL Reserve Bank of India Schroders

“Quanto comunicato nell’ultima riunione dalla Reserve Bank of India (RBI) segnala una posizione di attesa per i prossimi sei mesi. Aspettando i verbali della riunione, che saranno pubblicati tra qualche settimana e che potrebbero fornire ulteriori chiarimenti, emerge la volontà, da parte della Banca centrale, di verificare se il rallentamento dell’economia sia di carattere temporaneo e, al contempo, come si evolveranno i prezzi al consumo” è il commento di Craig Botham, Emerging Markets Economist di Schroders, il giorno dopo l’annuncio della decisione sui tassi di interesse da parte del governatore della RBI, Urjit Patel.

Per il numero uno dell’istituto centrale dell’India, uno dei principali motivi della debolezza dell’economia è imputabile alla Tassa sui Beni e sui Servizi (GST) che Urjit Patel spera possa essere risolta nella seconda metà dell’anno fiscale. In linea con questi timori, la RBI ha tagliato le previsioni di crescita del PIL per l’anno fiscale, portandole dal 7,3% al 6,7%.

“Sebbene i mercati abbiano catalogato la revisione al ribasso delle previsioni di crescita come una mossa ‘da colomba’, non siamo così sicuri che la RBI sia incline a tagliare ulteriormente i tassi a supporto della crescita per il semplice fatto che Urjit Patel ha collegato il rallentamento economico a effetti transitori” puntualizza Craig Botham, secondo il quale se è vero che l’inflazione permane ad un livello (3,4%) ben al di sotto dei numeri a doppia cifra degli scorsi anni, è altrettanto vero che ha registrato un deciso rialzo rispetto ai minimi di giugno (1,5%).

“La RBI si aspetta ulteriori aumenti e il governatore ha evidenziato la possibilità di scivolamenti sul fronte fiscale. Urjit Patel ha poi ribadito l’impegno della Banca centrale su un target per l’inflazione attorno al 4%, lasciando così scarso margine per nuovi tagli. Ci saranno preoccupazioni sugli effetti inflativi dei prezzi del petrolio più alti, delle politiche governative sui compensi nel settore pubblico e dell’implementazione della GST” specifica infine Craig Botham.
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