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Obbligazioni societarie, perché non cesserà il solido supporto della BCE

La riduzione degli acquisti della BCE sul mercato sarà meno pronunciata sulle obbligazioni societarie rispetto ai covered bond o alle obbligazioni sovranazionali.

13 Giugno 2017 12:04

financialounge -  Amundi BCE corporate bond Federal Reserve mercati obbligazionari quantitative easing
La scorsa settimana il mercato delle obbligazioni societarie si è dimostrato stabile, sia nella zona euro che nell’area del dollaro USA. Infatti i fondi obbligazionari societari investment grade euro hanno messo a segno un rialzo medio del +0,14% mentre quelli in dollari USD sono rimasti stabili: i fondi obbligazionari high yield euro hanno guadagnato in media lo 0,04% mentre quelli statunitensi sono avanzati dello 0,6%.

Tuttavia, nonostante questa sostanziale stabilità, tra gli operatori continua a serpeggiare una certa preoccupazione per le prossime mosse che dovrebbero adottare la Fed e la BCE per normalizzare le politiche monetarie. “I mercati obbligazionari societari americani beneficiano tuttora di un sentiment positivo derivante sia dai fattori tecnici favorevoli e sia dall’atteggiamento prudente della Fed per quanto riguarda il ciclo di normalizzazione della sua politica monetaria” fanno presente gli esperti di Amundi che hanno analizzato gli ultimissimi dati pubblicati dalla BCE sui volumi del CSPP (il programma di acquisto sul mercato di titoli obbligazionari in euro) che hanno confermato che la banca centrale ha ridotto gli acquisti di obbligazioni societarie in misura inferiore alle altre asset class.

“L’incremento del portafoglio di obbligazioni societarie della BCE si è attestato a +15,2 miliardi di euro ad aprile e maggio: in pratica, gli acquisti mensili sono stati superiori ai 7 miliardi di euro. Benché si tratti di un importo inferiore alla media di 8 miliardi di euro dei mesi precedenti quando gli acquisti totali nell’ambito del QE ammontavano a circa 80 miliardi di euro, resta comunque ancora un volume cospicuo all’interno del nuovo regime di acquisti mensili di 60 miliardi di euro” spiegano i professionisti di Amundi secondo i quali la BCE sembra intenzionata a sostenere il suo ultimo programma di acquisti lanciato solo un anno fa: si tratta di un aspetto di rilievo dal momento che questo atteggiamento si tradurrebbe in una riduzione di acquisti più pronunciata in quelle classi di attività in cui il peso della BCE è già notevole.

“In questo momento, la BCE possiede soltanto il 12% circa delle obbligazioni societarie potenzialmente acquistabili, mentre la percentuale dei covered bond o delle obbligazioni sovranazionali è più che doppia. In breve, i fattori tecnici, unitamente al miglioramento dei fondamentali, dovrebbero contribuire a sostenere le obbligazioni societarie nonostante le valutazioni sempre più eccessive” concludono gli esperti di Amundi.

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